Kazakhstan al voto, rapito l’editore di un giornale di opposizione

Nursultan Nazarbaiev

ASTANA – Aggredito e poi rapito da sconosciuti, alla vigilia del voto presidenziale anticipato in Kazakhstan, che dovrebbe riconfermare al potere l’inossidabile ‘Khan kazako’: è la sorte toccata a Daniyar Moldashiov, editore di Golos Respubliki (Voce della Repubblica), il principale giornale d’opposizione kazako, fortemente critico del leader in carica Nursultan Nazarbaiev.

A dare la notizia oggi i suoi collaboratori. Moldashiov, di ritorno da un viaggio a Mosca lunedì, è stato aggredito da sconosciuti che gli hanno rubato i documenti, come ha riferito lui stesso ai colleghi al telefono. Poi si sono perse le sue tracce: ”Non risponde più al telefono da martedì”, ha dichiarato Oksana Makuchina, caporedattrice aggiunta del giornale. Mercoledì sera lo stesso Moldashiov l’avrebbe chiamata da Minsk, ma con una voce che sembrava suggerire ”una pressione da parte di qualcuno vicino”.

La situazione della libertà di stampa in Kazakhstan non è rosea: secondo le Ong in difesa dei diritti umani, opposizione e stampa indipendente sono represse, mentre il paese di fatto è diretto da un partito unico dal 2007. Gli stessi lettori di Golos Respubliki, per collegarsi al sito del giornale utilizzerebbero pseudonimi ed escamotage per dissimulare la propria identità, nel timore di essere arrestati.

Nel voto anticipato di domenica si prevede una larga vittoria del leader settantenne, al potere da 20 anni, che dopo una serie di leggi passate dal parlamento a lui fedele gode di poteri e privilegi speciali.

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