Ketchup, aglio e dadi Maggi: così alla deriva nei Caraibi si è nutrito per 24 giorni poi lo specchio lo ha salvato

Ketchup, aglio in polvere e dadi da brodo Maggi: così alla deriva nei Caraibi si è nutrito per 24 giorni, poi uno specchio lo ha salvato

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 22 Gennaio 2023 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Ketchup, aglio e dadi Maggi: così alla deriva nei Caraibi si è nutrito per 24 giorni poi lo specchio lo ha salvato

Ketchup, aglio e dadi Maggi: così alla deriva nei Caraibi si è nutrito per 24 giorni poi lo specchio lo ha salvato

Ketchup, aglio in polvere e dadi da brodo Maggi: con questa improbabile dieta un uomo alla deriva al largo della Colombia si è nutrito per 24 giorni, riuscendo a sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi.

E uno specchio lo ha salvato. La vicenda che ha dell’Odissea e ha visto come protagonista Elvis Francois, 47 anni, abitante su un’isola del Caraibi, ha avuto inizio nel dicembre 2022. nel dicembre scorso. Si è conclusa bene. Ma dopo 24 giorni alla deriva nel mre dei Caraibi.

Elvis Francois lavorava alla manutenzione di una barca in mare, a pochi metri dalla spiaggia dell’isola caraibica di St. Maarten, nelle Antille olandesi. Stava lavorando sulla barca a vela, quando il tempo, come succede da quelle parti, è improvvisamente caambiato. La burrasca l’ha sorpreso e ha allontanato la imbarcazione sempre più dalla costa senza che lui fosse in grado di rientrare. Privo di qualsiasi conoscenza nautica non è riuscito a manovrare la barca e sfruttare le attrezzature a bordo.

Il vento e il mare hanno spinto la barca sempre più a ovest, per ben 1.500 chilometri, senza che Francois potesse fare niente e nessuno lo vedesse.

Così, alla deriva, per giorni e giorni. Per farsi notare ja inciso sullo scafo della barca la parola aiuto. Ha anche acceso un fuoco sull’imbarcazione al passaggio di alcune barche, ma non è stato visto.

Finalmente, il 15 gennaio, il rumore di un motore nel cielo.

“Ho visto un aeroplano, a bordo c’era uno specchio. Ho fatto dei segnali. Sono passati sopra di me due volte, ho capito che mi avevano visto”.

Il pilota ha allertato la Marina colombiana che è accorsa in suo aiuto con l’ausilio di una nave mercantile che li scortati nella vicina città portuale di Cartagena.

In quei 24 giorni da incubo, il poveretto si è nutrito con una dieta quasi improbabile. A bordo non c’era nulla da mangiare, Francois non si eraportato nemmeno la merenda. Nello stipetto c’erano solo una bottiglia di ketchup, aglio in polvere e cubetti di brodo Maggi. Mescolati con un po’ d’acqua gli hanno permesso di sopravvivere per 24 giorni in mare.