Cina accusa Dalai Lama di violazioni diritti bambini per via di orfani tibetani

Il Dalai Lama
Il Dalai Lama

SHANGHAI, CINA -La Cina accusa il Dalai Lama di violazioni dei diritti dei bambini, avendo orchestrato una campagna per le adozioni negli anni ’60 del secolo scorso degli orfani tibetani che, secondo Pechino, orfani non erano. Secondo le accuse di un giornale svizzero riprese dal governo di Pechino e pubblicate sulla Nuova Cina, il Dalai Lama avrebbe ”strappato” bambini dalle loro famiglie e, anche se non orfani, chiesto al mondo intero di adottarli per dare un futuro al Tibet.

In Svizzera, come scrive il Neue Zuercher Zeitung, ripreso dalla Nuova Cina, e citato oggi dalla portavoce del ministero degli esteri di Pechino Hua Chunying in conferenza stampa, grazie all’interessamento del Dalai Lama e di un imprenditore svizzero, arrivarono circa 200 bambini in famiglie e in un istituto di Togren. Ma solo 19 di questi sarebbero stati veri orfani.

“Le azioni del Dalai Lama – ha detto la portavoce del governo di Pechino – hanno calpestato i diritti individuali dei bambini e violato pubblicamente l’etica e la morale comune. Tutti coloro che amano la giustizia dovrebbero condannare tali atti”.

Ieri la Cina aveva reagito con forza alla notizia che una corte spagnola ha aperto un procedimento per genocidio nei confronti degli ex presidenti Hu Jintao e Jiang Zemin per la loro condotta sul Tibet e nei confronti dei tibetani. Hua Chunying ha detto in conferenza stampa che nessuno può interferire nelle faccende interne della Cina e che l’intento dei tibetani è quello di distruggere le relazioni della Cina con gli altri Paesi.

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