La Cina impone dazi doganali sui polli Usa

L’imposizione di dazi cinesi sui polli americani diventa un nuovo capitolo della guerra commerciale ingaggiata dalla Cina su più fronti con Stati Uniti e Unione europea e arriva il giorno dopo la denuncia di Pechino all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) delle misure antidumping adottate dall’Ue nei confronti dell’import di calzature cinesi

La Cina imporrà dazi doganali anti-dumping che varieranno da 43,1% a 105,4% su prodotti aviari Usa esportati in Cina.

La decisione del governo cinese di alzare i dazi doganali sulle importazioni di prodotti aviari statunitensi è frutto di un’inchiesta del ministero del commercio di Pechino ed è una misura antidumping per contrastare la vendita sottocosto di parti di pollo considerate scarti sul mercato Usa, come le zampe e le ali, ma ricercate prelibatezze in Cina. Lo rende noto il sito del ministero. «Le zampe di pollo e le ali – ha spiegato il presidente dell’ associazione cinese di allevatori di pollame, Wang Xiulin – non vengono consumate negli Usa e allora le mandano alla Cina, vendendole sottocosto. Per oltre un decennio – ha aggiunto – gli Stati Uniti hanno riversato grandi quantitativi di pollame sul mercato cinese, danneggiando i produttori locali. Lo scorso anno l’industria avicola ha molto sofferto ed abbiamo perciò chiesto un’indagine» al governo.

La misura cinese diventa un nuovo capitolo della guerra commerciale ingaggiata dalla Cina su più fronti con Stati Uniti e Unione europea e arriva il giorno dopo la denuncia di Pechino all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) delle misure antidumping adottate dall’Ue nei confronti dell’import di calzature cinesi.

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