Le tante gaffe degli 007 pasticcioni, più vicini ad Austin Powers che a Mata Hari

Agenti 007 pasticcioni, più vicine ad Austin Powers che a Mata Hari. Anna vestiva come una squillo e si inventava ogni volta mestieri diversi, Tracey si diceva di Montreal ma parlava con un accento più parigino di Edith Piaf, Richard ”veniva” da Toronto ma era incapace di citare il nome di un quartiere della città dell’Ontario. Pasticcioni e tutto sommato abbastanza facili da smascherare.

Due giorni dopo la retata delle 10 spie russe arrestate negli Stati Uniti (e una undicesima a Cipro), emergono nuovi dettagli che lasciano seri dubbi sulla loro professionalità. Non solo: ci si chiede quali (e quante) informazioni riservate siano stati in grado di fornire ai servizi segreti di Mosca, in una vicenda più da reality show tv che da operazione alla Mata Hari.

Erano pasticcioni, ma moderni, perché tutti legati in un modo o l’altro ai social network, indispensabili per avviare contatti negli Stati Uniti ed allargare la propria rete di relazioni negli ambienti che contano, come era stato loro richiesto di fare. Ancora una volta è la bella Anna Chapman, al secolo Anya Kushenko, 28 anni e dalla fluente chioma rossa, ad attirare soprattutto l’attenzione. Economista che ha studiato a Mosca, un breve passaggio alla Netjets di Warren Buffett (l’uomo più ricco degli Stati Uniti), con il suo charme e la sua bellezza la Chapman era riuscita ad introdursi negli ambienti finanziari newyorchesi, ma senza convincere tutti.

La sua pagina su Facebook, non priva di foto ammiccanti, conta ancora oltre 100 contatti, ma almeno una decina sono scomparsi, tra cui l’economista Nouriel Rubini, uno dei primi a mettere subito le mani avanti. ”Potrei averla incontrata socialmente a uno o due gradi party, mai a casa mia”, ha detto Roubini alla Abc. ”Ma non abbiamo mai parlato faccia a faccia”, ha precisato il professore, diventato famoso per avere indovinato la bolla immobiliare del 2008.

Al New York Post, anonimi suoi conoscenti definiscono Anna, che molti pensavano fosse figlia di un ricco oligarca russo, spesso ”troppo amichevole”. Altri, visto che amava vestire in modo sexy, ed essendo ”sessualmente molto aggressiva” pensavano fosse una ”call girl”. La Chapman, inoltre, cambiava mestiere un po’ troppo facilmente: una volta imprenditrice immobiliare sul web, poi pronta a firmare un ricco contratto petrolifero, quindi trader specializzata in prodotti derivati.

Forse è ancora più  imbarazzante il caso di Tracey Lee Ann Foley, 47 anni, una sedicente agente immobiliare di Cambridge in Massachusetts. Alla sua vicina aveva spiegato, senza convincerla affatto, di non avere il caratteristico accento del Quebec soltanto perchè aveva studiato in Svizzera.

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