Scrive Sandro Magister sul suo blog, Chiesa.it, letto in tutto il mondo che papa Benedetto XVI, nel suo libro-intervista, dice, a proposito della doppia vita “avventurosa, sprecata, stramba” di Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo.“In qualche modo era ben coperta”.
Questa copertura, aggiunge il papa, fece sì che “purtroppo abbiamo affrontato la questione solo con molta lentezza e con grande ritardo”.
Rievoca Magister che nel 2006 Maciel fu messo fuori gioco. Nel 2008 morì. Nel 2009 la Santa Sede ordinò una visita apostolica. Nel 2010 il papa nominò un proprio delegato con pieni poteri per la rifondazione della congregazione.
Il Papa ha nominato un suo delegato, l’arcivescovo Velasio De Paolis, che ha ricevuto la berretta cardinalizia sabato 20 novembre e che, tre giorni dopo, ha rimosso da una serie importante di cariche italiane una figura di rilievo del vecchio stato maggiore di Maciel: Luís Garza Medina, vicario generale e titolare di altre cariche ancor più di peso sotto il profilo pratico.
Garza, informa magister, non è più direttore territoriale per l’Italia e non è più prefetto generale degli studi.
Il nuovo direttore territoriale per l’Italia sarà padre Óscar Náder Kuri, 52 anni, messicano. Il nuovo prefetto generale degli studi sarà padre José Enrique Oyarzún Tapia, 40 anni, cileno.
Inoltre, il cardinale De Paolis ha portato da cinque a sette i membri del consiglio generale della congregazione. E nominerà lui i due nuovi consiglieri.
Conclude Magister: Il ridimensionamento di Garza era nell’aria. Lui ha resistito fino all’ultimo.