Libano: i giornali raccontano le violenze di Assad, non entrano in Siria

BEIRUT – A due quotidiani libanesi, As-Safir e Al Akhbar, e' stata vietata la diffusione in Siria. Il motivo: aver scritto della repressione contro le contestazioni a Bashar al-Assad. I due giornali, peraltro, si collocano tradizionalmente su posizioni filo-siriane e vicine al partito Hezbollah, alleato locale del regime di Assad.

''Siamo stati informati di questa decisione due giorni fa – ha detto all'agenzia France Presse un responsabile della redazione di As-Safir, che ha voluto mantenere l'anonimato -. Pubblichiamo articoli a favore e contro il regime, ma oggi questo stato di cose non piace piu'''.

Una misura analoga e' stata presa contro il quotidiano Al Akhbar, ugualmente anti-americano e pro Hezbollah. ''Circa un mese fa – ha scritto il caporedattore Ibrahim al-Amine sull'edizione odierna del giornale – ci e' stato comunicato che al quotidiano era vietato in maniera definitiva l'ingresso sul territorio siriano''.

All'inizio della contestazione iniziata a meta' marzo scorso contro il regime, i due quotidiani avevano in un primo tempo minimizzato l'importanza del movimento, per poi dare uno spazio sempre maggiore alle informazioni fornite dai militanti e dalle associazioni umanitarie, man mano che la repressione si faceva piu' sanguinosa.

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