Libia: black out comunicazioni a sud di Tripoli

ROMA – Se si sa tutto, o quasi, sulle battaglie che si susseguono nelle principali citta' libiche costiere, si sa ben poco su quel che avviene nelle aree del vasto deserto del Paese dove la copertura giornalistica e' rara e alle volte rischiosa e dove i residenti non hanno piu' collegamenti telefonici. Mentre i mass media si concentrano sugli scontri tra belligeranti sull'asse Bengasi-Ajdabiya, segnata da una strada asfaltata costiera e caratterizzata da un clima mite, cio' che succede a sud di Tripoli e' ignoto.

Molti dei soldati filo Gheddafi caduti nella mano dei ribelli in Bengasi, hanno affermato di provenire dalla citta' di Sabha, la piu' grande delle citta' del deserto libico, situata a 500 chilometri a sud di Tripoli. Anche se il colonnello Gheddafi e' nato nella citta' di Sirte, Sabha rimane la roccaforte della sua tribu' Ghathathifa.

''Sabha – commenta il portavoce del Cnt Mustafa Gheriani – rimane la roccaforte di Gheddafi ma noi abbiamo molti sostenitori nelle piccole citta' che la circondano".

Ibraheem Al Thalathini, residente a Bengasi, dice che la sua famiglia vive nel sud di Sabha. ''Prima – racconta Al Thalathini – potevo comunicare telefonicamente con loro. Anche se avevano molta paura, i miei familiari continuavano a dire che tutto andava bene. Adesso – aggiunge Al Thalathini – non e' piu' possibile contattarli e nessuno sa cosa sta succedendo li'".

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