Il comandante di un peschereccio italiano, l’Aliseo, a quanto apprende l’Adnkronos, è rimasto ferito da colpi sparati da una motovedetta della Guardia Costiera libica circa 75 miglia a nord est di Tripoli, in Libia. Coinvolti anche altri due pescherecci, che si trovavano in una zona definita “ad alto rischio”.
La Marina libica, che controlla la Guardia costiera, ha smentito di aver sparato “contro” pescherecci italiani ma ammesso che sono stati esplosi “colpi di avvertimento in aria” per fermare imbarcazioni da pesca che a suo dire avevano sconfinato in acque territoriali libiche. “Non ci sono stati colpi esplosi contro imbarcazioni, ma colpi di avvertimento in aria”, ha detto al telefono all’ANSA il commodoro Masoud Ibrahim Abdelsamad, portavoce della Marina libica senza fornire per il momento ulteriori dettagli sull’incidente.
Aggiornamento ore 19:12.
Peschereccio italiano mitragliato da guardia costiera libica: ferito il comandante
L’Aliseo, che era impegnato in una battuta al largo delle coste di Bengasi, è stato mitragliato da una motovedetta militare libica. I colpi d’arma da fuoco hanno ferito il comandante, Giuseppe Giacalone. Lo ha confermato all’ANSA il figlio Alessandro, aggiungendo che al momento non conosce le condizioni del padre.
La Nave Libeccio della Marina Militare è intervenuta in soccorso del marinaio italiano ferito. Libeccio, che si trovava a poche miglia dalle due imbarcazioni italiane, è stata autorizzata dai libici ad approntare il soccorso.
Libia, spari su peschereccio italiano. Le parole del sindaco di Mazara del Vallo
Parlando delle notizie che arrivano dalla Libia, “non so nulla” dice Salvatore Quinci, il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani). “Era tutto prevedibile, ne parliamo da giorni qui. Qua la questione è sempre la stessa. Adesso ci dicano se dobbiamo andarcene ma lo Stato Italiano deve proteggere gli italiani, l’Italia si faccia sentire subito” ha detto all’Adnkronos.