SIRTE – In Libia terroristi dell’Isis hanno massacrato 22 pazienti ricoverati nell’ospedale di Sirte, che hanno attaccato, prima di dare alle fiamme l’edificio, nel quartiere n.3. Lo Stato islamico avrebbe preso il controllo di un ospedale e poi l’avrebbe incendiato nel quartiere numero 3 di Sirte in Libia, l’unico ancora non in mano ad affiliati locali all’Isis. Lo riferisce il canale satellitare Al Arabiya citando una fonte locale che parla anche di 106 persone morte della tribù Ferjani, nel corso degli scontri tra gli abitanti e i combattenti dell’Isis, che circondano la città da più di 4 giorni.
L’Isis ha bombardato a colpi di artiglieria un sobborgo di Sirte, dopo gli scontri scoppiati in città tra jihadisti e fazioni salafite, appoggiate da molti civili. Secondo alcuni testimoni, il bilancio dei bombardamenti è stato di almeno 30 civili uccisi. Gli scontri sono scoppiati lunedì tra miliziani dei gruppi salafiti e quelli dell’Isis, dopo l’uccisione da parte dello Stato islamico del leader salafita Khaled Ben Rjab. Alle formazioni armate, riferiscono testimoni, si sono aggiunti decine di civili armati, decisi a cacciare l’Isis dalla città. Secondo la Associated Press, i morti nei combattimenti, da lunedì, sono stati almeno 46.