Libia, l'ex-ministro: "Tripoli fece esplodere il Dc-10 Uta francese"

PARIGI, 18 LUG – La Libia e' responsabile dell'attentato contro l'aereo della compagnia francese Uta in cui nel 1989 morirono 170 persone, tra cui nove italiani e 54 francesi: la denuncia arriva dall'ex ministro degli Esteri libico, passato agli insorti, Abdel Rahman Shalgam, in un'intervista al quotidiano Al Hayat.

''I servizi segreti libici fecero esplodere l'aereo. Pensavano che a bordo vi fosse un dirigente dell'opposizione, Mohammad al Megarief, ma poi si e' scoperto che non c'era'', spiega Shalgam al giornale panarabo.

Il 19 settembre 1989 il Dc-10 dell'Uta, in volo da Brazzaville e Parigi, precipito' in Niger. Nel 2009 un tribunale francese ha condannato all'ergastolo per contumacia sei agenti libici accusati di essere gli autori dell'attentato, ma la Libia non ha mai ammesso le proprie responsabilita'.

Nel 2004, tuttavia, Tripoli ha accettato dopo lunghi ed estenuanti negoziati di versare 170 milioni di dollari a titolo di risarcimento alle famiglie delle vittime dell'attentato contro il DC-10, esploso sul deserto nigeriano del Tenere', il 19 settembre 1989, cosi' come ha fatto per i familiari delle vittime dell'attentato contro l'aereo della Pan Am su Lockerbie, in Scozia, nel 1988.

Nell'intervista ad Al-Hayat, Shalgam sottolinea anche che ''l'operazione Lockerbie era piu' complessa e' stato evocato il ruolo di Stati e organizzazioni, e i servizi libici erano coinvolti, ma credo che non fosse un'operazione puramente libica''.

Lo scorso febbraio, un ex responsabile del gruppo palestinese radicale di Abu Nidal ha detto che gli attentati contro gli aerei della Pan Am e della Uta erano stati perpetrati ''congiuntamente'' da questa organizzazione e dalla Libia, precisando che gli esplosivi giungevano dal Libano.

''Secondo le mie conclusioni, Lockerbie e' stata una specie di vendetta per il raid su Bab al Aziziya'', la residenza-bunker di Gheddafi a Tripoli, ha aggiunto Shalgam, ex capo della diplomazia libica, che ha gettato la spugna lo scorso marzo quando era rappresentante del suo Paese all'Onu.

La residenza del rais fu colpita dall'aviazione Usa nell'aprile del 1986, in risposta ad un attentato contro la discoteca La Belle di Berlino Ovest, che ha causato la morte di due americani, attribuito ai libici. Per Shalgam, ''l'attentato contro la discoteca La Belle e' stato perpetrato da Said Rachid, un ingegnere elettronico che face parte dei servizi'' segreti di Tripoli.

L'ex ministro parla anche delle difficili relazioni tra Gheddafi e molti altri dirigenti arabi. In particolare, afferma, il colonnello avrebbe ''voluto assassinare'' il re saudita Abdallah (quando era ancora principe) e sognava di ''dividere l'Arabia saudita''. ''Era geloso dell'Arabia saudita e considerava che era un'ostacolo alla sua politica e alle sue ambizioni'', ha detto ancora.

Lo scorso gennaio, prima dello scoppio della guerra in Libia, il vettore francese Air France aveva annunciato, dopo oltre 20 anni, il ripristino del collegamento diretto sulla rotta Parigi-Tripoli, abbandonato nel 1989, dopo l'attentato all'aereo della Uta, acquisita in seguito da Air France.

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