Libia, l'inviato Ansa: "Calma tesa nella notte a Tripoli"

TRIPOLI, 23 AGO – Le armi tacciono nella notte di Tripoli, per la prima volta dopo due giorni di furiosi combattimenti, con il silenzio rotto solamente dalla preghiera del muezzin e, proprio negli ultimi minuti, dai caccia dell'Alleanza che hanno ripreso a sorvolare la capitale libica, senza pero' al momento sganciare bombe.

I ribelli si riposano dopo un'altra giornata di scontri e scaramucce, soprattutto nella zona circostante il compound di Muammar Gheddafi, dove secondo i ribelli sono ancora asserragliati centinaia di combattenti fedeli al regime. Gli insorti attendono l'arrivo di ulteriori rinforzi e soprattutto di munizioni e armi pesanti per stanare le ultime sacche di resistenza. Dopo la preghiera, nel 'Quartier generale' dei ribelli si dovrebbe tenere un incontro per definire la strategia delle prossime ore, anche in vista del prospettato arrivo nella capitale dei rappresentanti del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico, confermato anche oggi da fonti dei ribelli. Nei quartieri della capitale gia' sotto il pieno controllo degli antiregime si e' continuato a festeggiare anche con il lancio di fuochi d'artificio, le uniche 'esplosioni' in una notte in cui non si odono neppure le raffiche degli Ak 47, per festeggiare l'imminente vittoria.

I soldati ribelli che presidiano ancora le strade si sono accampati nei luoghi piu' improbabili, come le strutture turistiche del regime in riva al mare, normalmente destinate agli alti funzionari del regime e agli ospiti stranieri illustri.

Gestione cookie