Libia: missili contro il bunker di Gheddafi a Tripoli

TRIPOLI – La notte di Tripoli è stata scandita da bombardamenti Nato, obiettivo: il bunker di Gheddafi. Il segno che la Nato è passata a un piano B più aggressivo: non si limita più a bombardare basi militari o l’aviaizone del regime. Ora l’obiettivo è il rais stesso. Otto raid notturni, cinque esplosioni, contro il bunker di Muammar Gheddafi: è quello che è stato ascoltato a Tripoli.

Lo riferiscono testimoni dell’agenzia Reuters. Un giornalista dell’Afp ha intanto riferito che alcuni velivoli hanno condotto nella notte una serie di violenti attacchi aerei sulla capitale libica, poche ore dopo che altri testimoni avevano riferito di due esplosioni nei pressi delle sedi dei media di Stato libici.

Tra gli obiettivi colpiti ci sarebbero, oltre alla residenza di Gheddafi, la sede di un’agenzia di spionaggio e un edificio coloniale già bombardato il 30 aprile scorso, sede dell’alta commissione per l’infanzia. Così riferisce una fonte ufficiale libica. Nella tarda serata di lunedì altri testimoni avevano riferito di due esplosioni contro la televisione di Stato e l’agenzia ufficiale Jana. È stato mostrato ai giornalisti stranieri un ospedale dove alcune finestre sono finite in frantumi a causa dell’onda d’urto di un attacco contro su una vicina torre per le comunicazioni.

Secondo funzionari libici quattro bambini sono rimasti feriti nel blitz, due in modo grave. ”Due dei bambini – ha detto un funzionario – sono rimasti gravemente feriti e sono ricoverati in terapia intensiva”.

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