Libia: nuovi raid su Tripoli

ROMA – Nuovi raid Nato nella tarda serata di ieri hanno colpito Tripoli, con il governo del rais che accusa l'Alleanza di aver colpito obiettivi civili, mentre i ribelli avanzano verso ovest strigendo sempre di piu' la capitale libica nella morsa. Tre esplosioni, secondo i testimoni, hanno scosso alle 23.30 locali il centro di Tripoli: secondo l'agenzia ufficiale Jana i raid Nato hanno preso di mira "obiettivi civili nella zona di Al Jufrah".

Intanto, i ribelli assediano Kikla, 150 km a sudovest della capitale libica, e premono sulla periferia di Zlitan, lungo la strada costiera che porta da Misurata a Tripoli. Le forze ribelli affermano di aver ricevuto "istruzioni dalla Nato" di arretrare dalle proprie posizioni in attesa dei raid dell'Alleanza. La Nato ha sganciato centinaia di volantini sulla zona invitando i soldati fedeli a Gheddafi ad abbandonare le proprie postazioni. Sui volantini e' stampata l'immagine di un elicottero Apache e dei carri armati in fiamme. "Quando vedete questi elicotteri – recita il testo in arabo – significa che e' troppo tardi per voi. Non c'e' posto dove nascondersi. Se continuerete a minacciare i civili verrete uccisi".

A Zitlan comunque, riferisce la britannica Sky News, i ribelli hanno anche altri problemi: "Vogliamo che la popolazione si sollevi", ha affermato un portavoce a Misurata, spiegando che per ragioni tribali gli insorti preferirebbero non attaccare la citta'.

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