Libia: si chiama Ruben il bimbo sopravvissuto al disastro aereo di Tripoli

E’ stata la nonna a riconoscere il bambino miracolosamente scampato al disastro aereo di Tripoli. E’ stato confermato che si chiama Ruben, ha otto anni ed abita a Tilburg (Olanda) . Lo riferisce oggi il quotidiano olandese The Telegraaf che ha parlato con la nonna del bambino. La sua identità non è ancora certa al 100%, perché si basa solo sulle immagini televisive, viste da alcuni parenti. Ma il riconoscimento sembra ormai  molto attendibile.

Ruben van Ashouw di  8 anni, con  il fratello Renzo di 11 anni, con il padre Patrick di 41 anni e la madre Trudy di 40 anni- riferisce il quotidiano – erano stati a fare un safari in Sudafrica per celebrare le nozze d’argento dei genitori. La famiglia viveva a Tilburg nell’Olanda meridionale.

Il bambino ha riportato numerose fratture agli arti, è stato operato ed intubato ma non è in pericolo di vita. Le uniche parole che il ragazzino era riuscito a pronunciare appena soccorso erano state “Holland, Holland”. Un funzionario dell’ambasciata olandese si è precipitato al suo capezzale mentre la televisione di stato libica ne ha trasmesso le immagini: la fronte fasciata, l’occhio sinistro gonfio, lividi ed abrasioni sulla guancia sinistra.

Le autorità olandesi hanno già preso contatto con i famigliari , due dei quali  sono partiti all’alba di oggi da Rotterdam alla volta dell’ospedale di Tripoli.

Ruben era stato in vacanza in Sudafrica, insieme ai genitori ed al fratello,  e ad  altri 58 turisti olandesi che si trovavano a bordo dell’Airbus A 330 partito per da Johannesburg con 103 persone tra passeggeri e personale di bordo. Fatto scalo a Tripoli, gli olandesi si sarebbero divisi in due gruppi e avrebbero cambiato volo: 38 diretti a Dusseldorf in Germania e 24 a Bruxelles. Lo schianto dell’Airbus A330 sulla pista di Tripoli ha invece posto fine alla vacanza.

Il centro di controllo di Johannesburg si è subito accorto che il volo 8U771 della Afriqiyah ariways, una compagnia libica che collega l’Africa con l’Europa ed il Medio oriente, aveva dei problemi. La sua traccia infatti ad un certo punto è scomparsa dagli schermi radar. La società, che  è a capitale pubblico ed applica tariffe scontate, è stata voluta da Gheddafi con lo scopo di collegare direttamente i paesi africani senza passare per l’Europa, dando alla Libia il ruolo di “ponte” tra Africa, Europa ed Asia.

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