Libia: 16 mesi di carcere ai due evasori svizzeri

Sono stati condannati oggi a 16 mesi di carcere e a un’ammenda di duemila dinari ciascuno (circa 1.100 euro) i due uomini d’affari svizzeri trattenuti in Libia da oltre 15 mesi per evasione fiscale e per irregolarità dei visti. Lo ha reso noto una fonte giudiziaria libica coperta da anonimato.

«I due cittadini svizzeri hanno avuto 16 mesi di carcere e un’ammenda di 2.000 dinari ciascuno», ha dichiarato la fonte, aggiungendo che «hanno il diritto di sporgere appello».

Max Goldi (responsabile della filiale del gruppo Abb) e Rachid Hamdami (responsabile di una piccola impresa valdese) erano stati trattenuti in Libia in seguito alla crisi scatenata tra Berna e Tripoli dal breve arresto a Ginevra, nel luglio 2008, di Hannibal Gheddafi, figlio del presidente libico Muammar Gheddafi, accusato insieme alla moglie di maltrattamenti nei confronti di due domestici.

La condanna arriva a due giorni dal referendum svizzero che ha vietato la costruzione di minareti nella Confederazione elvetica.

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