Libia, in tv i presunti ribelli catturati: “Noi, costretti a combattere”

ROMA – La tv di Stato libica ha mostrato quelle che ha definito ”confessioni” di ribelli catturati nella cittadina di Ben Jawad, poche decine di km più a ovest di Ras Lanuf, nella Libia centro-orientale. Lo riferisce la Bbc on line. Alcuni uomini, bendati e ammanettati, hanno detto davanti alle telecamere di essere stati ”persuasi” a combattere.

Uno ha affermato di aver continuato ”convinto che la mia azione avrebbe distrutto me e distrutto la Libia”. Una altro ancora ha raccontato di aver ”ricevuto una somma di denaro” e che poi gli è stato detto ”di andare verso Ben Jawad”. ”Ci hanno fatto il lavaggio del cervello – ha aggiunto – e ci hanno fatto agire come pecore”.

Il presunto ribelle ha aggiunto che lui e i compagni avevano ”molte armi e droga”. I prigionieri hanno affermato che a combattere sono ”uomini barbuti”, termine usato per indicare gli integralisti islamici. Gli operatori del Monitoring Service della Bbc che hanno seguito la trasmissione hanno riferito che a un certo punto si è udito in sottofondo il suono di un uomo che piangeva, come se qualcuno lo picchiasse.

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