Londra, dopo Harrods l’emiro del Qatar vuole mettere le mani su Christie’s

L'emiro del Qatar con la moglie

Solo cinque mesi fa si è portato via la grande catena di magazzini Harrods con un assegno da un milione e mezzo di sterline. Nel 2008, in piena crisi economica, era stata la vota della Barclays Bank, salvata dalla nazionalizzazione con 2,3 milioni di sterline. Adesso l’emiro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Khalifa al-Thani, è tornato a fare shopping nella capitale britannica, e, assieme alla moglie, ha deciso di accaparrarsi Christie’s, la casa d’aste più antica del mondo.

Al momento non è stata fatta ancora nessuna offerta formale, ma a dare la notizia è stato lo stesso emiri, in un’intervista al Financial Times. ”Stiamo costruendo un museo e la casa d’aste ha legami con cose che collezioniamo per il nostro museo”, ha detto al quotidiano finanziario, “Dipende dalle opportunità. Se avessimo una buona opportunità non esiterei”.

Lo sceicco Hamad ha detto di non avere intenzione di seguire l’esempio dei suoi pari nella regione del Golfo imbarcandosi in vasti piani di riarmo e ha invece indirizzato le vaste risorse finanziarie dell’emirato nel settore della cultura.

In campo artistico,  lo sceicco ha già promosso il nuovo museo di arte araba contemporanea, che a dicembre si andrà ad aggiungere al museo di arte islamica disegnato dall’architetto I.M. Pei. Gli esperti d’arte sono convinti che altri piani museografici potrebbero seguire nei prossimi anni.

Sempre al fianco dell’emiro, negli affari come nella filantropia, c’è la sua affascinante e colta consorte Mozah bint Nasser Al Missned. Sarebbe stata lei, tra l’altro, a convincere il marito a muovere 5 miliardi di dollari verso l’economia greca sull’orlo del fallimento.

Merito solo dello sceicco sarebbe invece la scelta di investire 10 miliardi di dollari del Qatar in azioni di Porsche e Volkswagen. Del resto la sua passione era nota: quando una delle sue auto di lusso, una Lamborgini, in quel caso, rimase a corto di olio, pur di non sbagliare rifornimento ha preferito fare caricare la vettura su un aereo privato e spedirla a Londra per il controllo dei livelli.

Accomuna entrambi l’educazione britannica: lui ha studiato a Cambridge e poi all’accademia militare di Sandhurst dove si formano gli eletti delle forze armate britanniche. Lei, dopo la laurea in psicologia, ha conseguito un dottorato all’Imperial College di Londra. Un legame, quello con Londra, che dopo l’acquisto di Chriestie’s è destinato a farsi ancora più stretto.

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