Ucciso magistrato caso Attanasio: ucciso in Congo il magistrato che indagava sul caso Attanasio e Iacovacci

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Marzo 2021 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci, ucciso in Congo il magistrato che indagava sull'agguato

Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci, ucciso in Congo il magistrato che indagava sull’agguato FOTO ANSA

Ucciso in Congo il magistrato militare che indagava sull’agguato in cui sono morti l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci. Con loro ucciso anche l’autista congolese Mustafa Milambo. 

Il magistrato, William Assani, “stava tornando da una riunione nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dell’area e in particolare sull’omicidio dell’ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori”. Lo confermano fonti missionarie che operano nella provincia del Nord Kivu.

Ucciso sulla stessa strada di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci

L’agguato è avvenuto sulla stessa strada Rutshuru-Goma dove sono stati uccisi Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci. Il maggiore William Assani, secondo quanto riferisce la radio indipendente congolese Radio Okapi, è stato colpito e ucciso la sera di martedì 2 marzo. Un’imboscata di uomini armati a Katale, a circa 50 km da Goma sulla strada nazionale numero 2, nel provincia del Nord Kivu.

Secondo fonti locali, il maggiore William Assani stava arrivando da Goma per tornare al suo posto di casa a Rutshuru quando il convoglio che lo accompagnava è caduto in un’imboscata vicino a Katale. Dopo una sparatoria, Assani è morto sul colpo centrato da un proiettile in fronte. 

Tante domande ancora sulla morte dei due italiani in Congo

Ci sono dei misteri sull’attentato in Congo, che è costato la vita all’ambasciatore Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci. L’auto su cui viaggiavano era senza scorta. Non c’erano telecamere di sicurezza. La zona era stata dichiarata “sicura” dalle autorità congolesi. Già, ma come fa a essere sicura un’area in cui i ribelli si manifestano un giorno sì e l’altro pure? Qualcuno ipotizza che siano stati “venduti” dalle autorità ai ribelli. Ma sono solo ipotesi, anzi insinuazioni.

Seconda domanda: come mai hanno tentato di rapire Attanasio e Iacovacci? Chi li ha fermati (e poi uccisi) sapeva chi erano o si erano limitati a prendere “l’uomo bianco“? Anche qua scarico di responsabilità, per ora. I ribelli ruandesi (accusati in un primo momento) hanno negato responsabilità. Eppure c’è stata una sparatoria con i ranger del Parco dei Virunga. Forse loro sanno qualcosa in più.

E poi ancora, c’è un testimone, Rocco Leone. Lui si è salvato, e illeso e ancora sotto choc. Per questo non è stato ancora interrogato. Cosa dirà Rocco Leone? Fornirà elementi utili a dipanare la matassa di questa storia contorta?