ROMA – Prima linciati e poi bruciati vivi. E’ quanto accaduto nell’isola di Nosy Be, nord del Madagascar a due stranieri,entrambi francesi. I due erano accusati dalla folla che li ha uccisi di essere dei trafficanti di organi.
A dare il via al linciaggio il ritrovamento, su una spiaggia, del corpo di un bambino di otto anni a cui erano stati asportati la lingua e i genitali. Tanto è bastato per far partire la caccia all’uomo, nello specifico allo straniero. Fin quando non sono stati individuati e massacrati i due. Sulla base, riferisce la stampa locale, di un ritrovamento di un piccolo frigo contenente organi umani nel palazzo dove abitavano i francesi.
Il 2 ottobre a Hell-Ville, capoluogo della piccola isola, erano scoppiati degli scontri subito dopo la denuncia della scomparsa del piccolo. La polizia aveva immediatamente arrestato una persona e subito dopo c’era stato un assalto al commissariato di polizia. Negli scontri una persona era rimasta uccisa.
Poi la mattina successiva il ritrovamento del corpo del piccolo, senza genitali e senza lingua, seguito dal linciaggio dei due stranieri occidentali. I media locali riferiscono che sarebbero stati trovati organi umani all’interno di un frigorifero nel palazzo dove abitavano i due stranieri.
Parigi ai francesi in Madagascar: “Restate in casa” “Due stranieri sono morti e abbiamo conferma che uno di loro è francese – ha fatto sapere Philippe Lalliot, portavoce del ministero francese degli Esteri -. Ci affidiamo alla giustizia malgascia affinché faccia luce sulle circostanze esatte dell’accaduto e prenda le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei nostri residenti sul posto”.
Parigi raccomanda inoltre ai francesi presenti a Nosy be, un’isola poco al largo della costa nordoccidentale del Madagascar, di non spostarsi e ha fatto chiudere temporaneamente la scuola francese dell’isola. I due stranieri bianchi uccisi, secondo le prime testimonianze, avrebbero confermato sotto tortura della folla di essere i responsabili dell’omicidio e di trafficare organi.
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