ROMA – Maersk Alabama “maledetta”: marine che sconfissero i pirati, uccisi dall’eroina. Il titolo del New York Times è emblematico: “Assoldati per sconfiggere la pirateria, li ha sconfitti la noia”. E l’eroina, visto che uno dei due ex marine dei Navy Seal americani trovati morti in una stanza d’albergo alle Seychelles aveva ancora una siringa al braccio e tracce di brown sugar sono state rinvenute sul tavolino. Jeffrey Reynolds e Mark Kennedy avevano trascorso l’ultima notte prima di imbarcarsi di nuovo sulla nave, a questo punto maledetta, la Maersk Alabama, la stessa che ha ispirato il film nominato all’Oscar “Captain Phillips”. Il film narra la vera storia del dirottamento della nave mercantile statunitense avvenuto nell’aprile 2009 per mano di quattro pirati somali, e la cattura in ostaggio del capitano Richard Phillips.
I due ex marine (Reynolds era un eroe di guerra pluridecorato, con esperienze di guerra in Iraq, Afghanistan e Kosovo) avevano curriculum e reputazione inappuntabili. Ma le lunghe ore in solitaria sul mare aperto possono giocare brutti scherzi, nonostante le rassicurazioni su controlli e prevenzione contro gli abusi da sostanze. Le ultime immagine di loro vivi sono state riprese dalle telecamere del casinò alle 3 di notte: si erano imbattuti in due done prima di scomparire in un corridoio buio. Avevano fatto bisboccia in una delle cento isole dell’arcipelago “infestato” di turisti: qualche mano di blackjack accompagnata da parecchi bicchieri di vodka e tequila.
Non si sa dove i due abbiano acquistato l’eroina: bisogna comunque attendere esami più approfonditi (li faranno alle Mauritius, mille km più a est sull’oceano Indiano) per verificare che davvero il decesso sia ascrivibile a una doppia overdose. Le leggi sugli stupefacenti sono molto severe alle Seichelles che restano, però, dal punto di vista delle, diciamo così, distrazioni proibite, un porto di mare affollato da marinai di ogni nazionalità. In effetti, le autorità confermano che, stante la penuria, le dosi di eroina vengono pesantemente tagliate, fino al 90%. Si parla anche di pericolosi pesticidi.
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