Maestra non vaccinata, 1 ne contagia 26: parabola per i No Green Pass a scuola

Effetti in classe di una maestra non vaccinata (e positiva). Contagiate tutta la prima fila, due terzi della seconda e un buon quarto di quelle più lontane. E’ il bilancio di cosa significhi un singolo insegnante non vaccinato, e per di più senza mascherina, in due giorni di lezioni da positivo.

Per ora è successo in California, negli Usa, dove già diversi Stati hanno introdotto l’obbligo vaccinale per il personale della scuola. E succederà anche in Italia dove, a due settimane dal ritorno in classe, ancora si discute non dell’obbligo di vaccinazione ma dell’obbligo di green pass.

Maestra non vaccinata: il caso scuola della California

Stava per finire il passato anno scolastico quando, nell’amena cornice di Marin County, a nord di San Francisco, un insegnante elementare si è presentata a scuola, dove ha fatto normalmente lezione, per due giorni dopo la comparsa di sintomi riconducibili al covid-19.

L’insegnante, evidentemente allergica alle norme, nonostante questo ha pensato bene di fare lezione senza la mascherina. A distanza ma senza mascherina. Destino ha voluto che questo sconsiderato comportamento abbia creato le condizioni per un caso di scuola, esemplificativo di quello che potremo vedere nelle classi di tutto il mondo e d’Italia a partire dalla ripresa delle lezioni.

In primis la maestra in questione è risultata positiva alla variante Delta, mentre tutti gli studi precedenti sui contagi in classe erano basati sulle passate e meno contagiose varianti. Secondo la classe e la scuola in oggetto erano elementari, quindi con soli alunni non vaccinati in quanto under12. Terzo, e questa è l’unica vera buona notizia, la contea dove si sono svolti i fatti era ed è tra quelle con il più alto tasso di vaccinazione, cosa che ha impedito al contagio di diffondersi ulteriormente e, i casi riconducibili al cluster nato dalla maestra, si sono fermati a 26: 18 alunni e 8 partenti di questi.

Il risultato: quanti contagiati da maestra no Vax

Il risultato di questo involontario esperimento è stato che la singola maestra non vaccinata, positiva e senza mascherina, in due giorni ha contagiato 5 su 5 dei ragazzi seduti nella prima fila, 3 su 5 della seconda (ma 1 non si è sottoposto a test) e 4 su 14 delle ultime tre file (anche qui 1 non si è sottoposto a test), per un totale di 12 contagi su 24 ragazzi con 6 casi sintomatici.

Oltre a questi sono stati infettati 6 studenti di un’altra classe e almeno 8 tra genitori e fratelli, con 3 dei parenti infettati che erano già vaccinati con il ciclo completo.

Cosa succederebbe nelle scuole italiane?

E’ vero che questo è, tra virgolette, lo scenario peggiore con una classe totalmente non vaccinata e con un insegnante che si presenta senza mascherina. E sappiamo bene che fortunatamente nei nostri licei e nelle nostre scuole medie almeno una quota dei ragazzi sarà immunizzata. Ma questa vicenda è un ottimo esempio, una parabola che dovrebbe essere utile a tutti per comprendere l’importanza del vaccino e il rischio che stiamo correndo in nome di privacy, regolamenti e cavilli contrattuali. Il 13 settembre si torna in classe, a Bolzano una settimana prima, e in Italia ancora discutiamo di green pass obbligatorio per gli insegnanti.

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