Mali: soldati attaccano palazzo presidente, è golpe

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 01:08 OLTRE 6 MESI FA

TUNISI, 21 MAR – Tensione alle stelle in Mali, con decine di militari in rivolta che hanno dato l'assalto al palazzo presidenziale nella capitale Bamako e fonti del governo che denunciano un colpo di Stato.

La scintilla e' scoppiata nel campo militare di Kati, a una quindicina di chilometri dalla capitale, con la visita del ministro della Difesa, Sadio Gassama, che voleva rassicurare i soldati sull'impegno del governo nella lotta alla ribellione dei Tuareg che infiamma il nord del Paese, una regione considerata peraltro un bastione dell'Aqmi, il braccio armato di al Qaida nel Maghreb. Decine i morti causati dagli scontri, e oltre 200.000 civili costretti a lasciare le proprie case.

Gassama voleva rassicurare i militari, ma la visita al campo di Kati si e' presto trasformata in vera e propria fuga, con il ministro e il suo Stato maggiore inseguito da una pioggia di pietre.

I militari maliani si sentono frustrati perche' costretti a combattere con armi obsolete contro miliziani fortemente motivati e, soprattutto, ben equipaggiati. Nel nord del Paese, i tuareg del Fronte di liberazione nazionale dell'Azawad – con molti rientrati in Mali dopo aver combattuto per Muammar Gheddafi – e i jihadisti di Ansar Din, stanno stringendo come in una tenaglia le fragili armate di Bamako.

Infuriati dopo le promesse del ministro Gassama, i soldati di Kati sono usciti dalla base e, armi in pugno, hanno raggiunto il centro di Bamako dove hanno assediato il palazzo della televisione di Stato, esplodendo raffiche di mitra e colpi di fucile in aria e costringendo molti dei suoi occupanti a fuggire, indenni, ma terrorizzati. Poi si sono diretti verso il palazzo presidenziale: testimoni e fonti diplomatiche parlano di scontri con armi pesanti. Nell'area il governo ha dispiegato i corpi d'elite dei paracadutisti, i 'berretti rossi', che difendono la residenza del presidente Amadou Toumani Toure', anche utilizzando i blindati.

"Ora sappiamo che si tratta di un colpo di Stato che stanno cercando di portare a compimento", ha affermato una fonte della Difesa maliana chiedendo l'anonimato.

La situazione è delicatissima, a poco piu' di un mese dalle elezioni presidenziali, previste il prossimo 29 aprile, tanto che alcuni partiti chiedono una concertazione quanto più larga possibile che possa tracciare un percorso che porti il Paese fuori dalla crisi.

La Francia invita alla calma, chiede il rispetto della Costituzione e assieme a Washington fa pressioni per fermare l'escalation di violenza.