Mali, rapita coppia di italiani con il figlio e un cittadino del Togo. Sono missionari dei Testimoni di Geova

Una coppia di italiani con il figlio e un cittadino del Togo sono stati rapiti in Mali. Secondo le prime informazioni sembra che tutti fossero in Mali come missionari per i Testimoni di Geova.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2022 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA
Mali, uomini armati sequestrano tre italiani e un cittadino del Togo

Mali, uomini armati sequestrano tre italiani e un cittadino del Togo (foto d’archivio Ansa)

Una famiglia di Testimoni di Geova italiani è stata sequestrata in Mali da “uomini armati”. Lo riferiscono fonti locali citati dalla France Presse. Le notizie al momento sono ancora frammentarie e in aggiornamento. Insieme alla famiglia italiana sarebbe stato rapito anche un cittadino del Togo.

La coppia italiana con il bambino e il cittadino togolese sarebbero missionari dei Testimoni di Genova.

I primi aggiornamenti

Il sequestro secondo le prime ricostruzioni sarebbe avvenuto giovedì sera nel sud-est del Mali, secondo quanto riferito alla Afp da un responsabile locale e da una fonte della sicurezza maliana.

“Ieri sera uomini armati a bordo di un veicolo hanno rapito tre italiani e un togolese nella località di Sincina” nel sud-est del Paese, ha precisato la fonte locale.

La situazione in Mali

Dal 2012 il Mali è teatro di attacchi compiuti da gruppi jihadisti legati ad Al-Qaeda e all’Isis, oltre che di violenze di ogni tipo perpetrate da milizie e banditi che si proclamano formazioni di autodifesa. Questa violenza, iniziata nel nord nel 2012, si è estesa al centro, poi al vicino Burkina Faso e al Niger causando migliaia di morti tra civili e militari e centinaia di migliaia di sfollati, nonostante il dispiegamento di forze Onu, francesi e africane.

Un giornalista freelance francese di 47 anni che vive e lavora in Mali dal 2015, Olivier Dubois, è stato rapito nel Paese più di un anno fa. Era stato lui stesso ad annunciare il proprio sequestro in un video trasmesso sui social network il 5 maggio 2021: aveva spiegato di essere stato rapito l’8 aprile a Gao (nord) dal Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani (Gsim o Jnim), la principale alleanza jihadista del Sahel, legata ad Al-Qaeda e guidata dal leader tuareg maliano Iyad Ag Ghaly. Il 13 marzo scorso era circolato sui social un video che mostra un uomo che sembra essere il giornalista francese e che si rivolge ai suoi parenti e al governo di Parigi.