Mancato allarme per lo tsunami di Samoa: “Nessuno sapeva quando ha colpito”

Muri d’acqua alti 9 metri si sono levati dal Pacifico e hanno travolto le isole di Samoa e Tonga al largo delle coste australiane, ma nessun allarme è stato dato. Una furia naturale, il disastro più forte dal 2004, la memoria torna a quel dicembre in cui un sisma di 9,1 gradi Richter si sviluppò a Sumatra innescando un maremoto che provocò circa 250 mila vittime.

Una bimba australiana di sei anni ha perso la vita tre minuti prima che la radio di Samoa comunicasse il disastro e lo stato di allerta. La maggior parte delle persone lungo il percorso seguito dalle onde killer non ha ricevuto alcuna informazione, nessun allarme.

Il quotidiano “Australian” pubblica le storie di decine di persone che hanno perso la vita senza sapere cosa stava accadendo, senza avere indicazioni sulla tragedia che le avrebbe uccise.

Le persone morte sono almeno 113, ma ancora non è possibile fare un bilancio preciso. Il Primo Ministro ha dichiarato: «Forse l’impatto di questo disastro naturale si poteva conoscere». Le isole non sono preparate, si stanno attrezzando al meglio, ma resta un dato sconcertante il ritardo dell’allarme.

Gestione cookie