Charles Manson dal carcere inveisce contro il riscaldamento globale

Charles Manson oggi

CORCORAN, STATI UNITI – Charles Manson, il famigerato capo della setta satanica californiana che nel 1969 ordinò ai suoi adepti di commettere una strage in cui rimasero uccise otto persone, inclusa la moglie incinta del regista Roman Polanski, Sharon Tate, ha rotto il silenzio in cui si è rinchiuso per 20 anni per avvertire dei pericoli del riscaldamento globale ed accusare il presidente Barack Obama di essere ”un idiota”.

Ora settantaseienne, Manson fu accusato di aver fatto il lavaggio del cervello ai membri della sua comune nel deserto, la ”Famiglia Manson”, per indurli ad uccidere. Fu condannato alla pena di morte, ma quando questa fu abolita dalla California, essa fu cambiata nell’ergastolo, che sta scontando nel carcere di Corcoran, California. 

Il quotidiano britannico Daily Telegraph riferisce che, intervistato dall’edizione spagnola di Vanity Fair, Manson ha dichiarato tra l’altro: ”Il riscaldamento globale è più pericoloso di me”.

Sernza mostrare alcun rimorso per la strage da lui commissionata, Manson ha proseguito esprimendosi in modo confuso e disorientato: ”Siamo tutti Dio e se non ce ne renderemo conto conto sulla Terra non ci sarà più alcun clima perchè i ghiacci polari si stanno sciogliendo e perchè danneggiamo l’atmosfera. Le automobili e i combustibili fossili la stanno distruggendo e noi non avremo più aria da respirare”.

Prima di terminare la sua ”predica”, Manson ha aggiunto: ”Se non cambiamo questo stato di cose tanto rapidamente quanto io sto parlando a voi, se non restituiamo il verde al pianeta e se non ripiantiamo gli alberi che abbiamo macellato, per noi sarà la fine”.

Riferendosi ai delitti per cui è stato condannato, Manson ha detto: ”Io vivo negli inferi. Sono un uomo molto cattivo”. Ma poi ha subito aggiunto: ”Sono una vittima e un martire e un artista. Sono tutto e nulla”. Manson se l’è poi presa con Obama, che ha descritto come ”un idiota schiavo di Wall Street, che con lui gioca come il gatto col topo”.

Charles Manson all'epoca della strage nel 1969

Razzista convinto – a suo tempo si presentò in tribunale con una swastika incisa sulla fronte – Manson aveva fondato la comune perchè credeva che lui e i suoi seguaci, tutti bianchi, avrebbero guidato verso la salvezza i sopravvissuti di una imminente guerra nucleare. Durante la prigionia Manson ha fondato una associazione la cui missione dichiarata è di salvare il pianeta dalla distruzione causata dall’inquinamento.

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