Maradona, autopsia: niente droga o alcol, solo psicofarmaci tra cui gli “aritmogeni” che producono aritmie

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2020 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

Maradona (nella foto Ansa), risultato autopsia: niente droga o alcol. Solo psicofarmaci tra cui gli “aritmogeni” che producono aritmie

Nuove analisi realizzate da esperti della polizia scientifica argentina sul sangue e le urine di Diego Armando Maradona, morto il 25 novembre scorso.

Le analisi hanno escluso la presenza di alcol o stupefacenti, ma hanno evidenziato invece importanti tracce di psicofarmaci.

L’agenzia di stampa Telam che dà la notizia precisa che i farmaci rilevati durante l’esame tossicologico sono “venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone”.

Alcuni di questi, secondo gli esperti, sarebbero “aritmogeni”, ossia capaci di produrre aritmie.

La magistratura argentina dovrà quindi verificare se quei farmaci fossero adatti a un paziente con una malattia cardiaca cronica come quella di cui soffriva Maradona.

A prima vista, ha dichiarato un membro del team di investigatori che lavorano nell’inchiesta aperta dopo il decesso di Maradona,

“è sorprendente che gli siano stati somministrati farmaci psicotropi e nessuno legato alla sua malattia cardiaca”.

Maradona, farmaco antidepressivo per curare i disturbi di ansia

Fonti mediche hanno peraltro spiegato a Télam che la venlafaxina è un farmaco antidepressivo per trattare i disturbi d’ansia.

La quetiapina è un antispicotico per la depressione grave e alcune dipendenze.

Il levetiracetam è un farmaco antiepilettico che agisce sul sistema nervoso centrale e può causare sonnolenza e una ridotta capacità di reazione.

Infine il naltrexone blocca l’effetto dei farmaci oppioidi ed è usato per prevenire l’astinenza da alcol.

Sulla base di questi risultati, che si aggiungono a quelli dell’autopsia dell’inizio di dicembre, l’idea dei tre procuratori che conducono le indagini (Laura Capra, Cosme Iribarren e Patricio Ferrari) è quella di convocare una commissione medica interdisciplinare.

La commissione deve analizzare il caso e giudicare se la morte fosse evitabile.

I magistrati vogliono capire se c’è stata negligenza, e se qualcuno dei professionisti coinvolti, il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, possono avere responsabilità.

L’autopsia aveva stabilito che Maradona è morto per un “edema polmonare acuto legato ad una insufficienza cardiaca cronica riacutizzata” e ad una “cardiomiopatia dilatativa” (fonte: Ansa).