Marea nera, Bp in cerca di consensi spende 50 milioni di dollari per uno spot

Per convincere gli americani e il “furioso” presidente Barack Obama che ce la può fare, il gigante del petrolio Bp responsabile della marea nera ha lanciato una maxi-campagna pubblicitaria su giornali e tv negli Usa a un costo di 50 milioni di dollari.

“Il Golfo del Messico è casa per migliaia di dipendenti Bp e tutti sentiamo l’impatto”, dice il Ceo Tony Hayward alle telecamere: ‘Sappiamo che e’ nostra responsabilità tenervi informati e fare il possibile perché questo non si ripeta più. Ci riusciremo”.

Nello spot, Hayward chiama la marea nera “una tragedia che non avrebbe mai dovuto succedere”, assicura gli americani che Bp “onorerà tutte le richieste di risarcimento legittime” e afferma che i costi delle operazioni di contenimento e di decontaminazione “non ricadranno sui contribuenti”.

Anziché rivolgersi al suo solito studio di pubblicità, Bp ha usato per la nuova campagna pubblicitaria una società di consulenti politici di nome Purple Strategies, guidata dal democratico Steve McMahon e dal repubblicano Alex Castellanos.

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