Marea nera, il greggio arriva alle Isole Chandeleur. La Casa Bianca: “Alzeremo il tetto di responsabilità per Bp”

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 19:38 OLTRE 6 MESI FA

Il petrolio ha raggiunto il paradiso naturale delle Isole Chandeleur, l’ultima barriera prima della costa della Louisiana. Lo avevano annunciato diversi testimoni su Twitter e poi è arrivata la conferma dell’esperto Hans Graber, direttore del centro di studio di immagini satellitari dell’Università di Miami.

«Il petrolio è arrivato, si vedono pesci morti in superficie», scrive Aaron Viles. Todd C. Thompson, di New Orleans, ha girato un video a bordo del suo motoscafo, poi pubblicato su Youtube, nel quale si vede distintamente la chiazza di petrolio rossastra nelle acque al largo dell’isola di Curlew, poco a sud delle Chandeleur. Altri testimoni hanno trovato del «catrame» sulle spiagge delle Chandeleur sin da martedì, riferisce, ancora su Twitter, l’organizzazione International Bird Rescue.

Secondo Graber due fotogrammi mostrano che il greggio sta andando alla deriva verso sud, in direzione della Corrente Loop, che potrebbe trascinarne le propaggini e portarle verso le Keys della Florida. Il margine nord della corrente potrebbe aver agganciato un pò di petrolio. Martedì Bp aveva ricevuto una segnalazione che il petrolio era arrivato alle Chandeleur ma oltre 20 barche inviate a controllare non ne avevano trovato traccia sulla costa.

La Casa Bianca si è detta pronta ad alzare «significativamentè il tetto della responsabilità per Bp a fronte della marea nera del Golfo. Attualmente il tetto sotto cui Bp è tenuto obbligatoriamente a pagare è di 75 milioni di dollari, fissato in una legge del 1990, l’Oil Pollution Act.

“Siamo favorevoli ad alzare significativamente il tetto”, ha detto il portavoce Robert Gibbs aggiungendo che Bp ‘ricevera’ un conto per la ripresa, la decontaminazione e per i danni provocati”.