NEW YORK – Marissa Mayer, la supermanager che da circa tre anni ha assunto le redini di Yahoo! è incinta di due gemelline che dovrebbero nascere a dicembre. Lo ha annunciato lei stessa via Twitter sottolineando che continuerà a lavorare nel corso della gravidanza e si prenderà solo un breve periodo di aspettativa. Lo ha già fatto col suo primogenito, venuto al mondo appena due mesi e mezzo dopo che aveva accettato l’incarico di amministratore delegato di Yahoo! All’epoca, era il 2012, la top manager si prese solo due settimane di congedo durante le quali continuò a lavorare a distanza e fu molto criticata per l’impatto che la sua maternità lampo avrebbe potuto avere su tutte le altre mamme in carriera che sino a quel momento l’avevano guardata con ammirazione.
Per chi non la conoscesse Marissa Mayer è la donna che siede in un consiglio di amministrazione con 11 uomini e la sua è la sedia che conta. E’ stata una dei primi ingegneri informatici donna ad essere assunta da Google negli anni ’90 e attualmente ricopre il ruolo di amministratore delegato di Yahoo! Bionda naturale, bella, sexy, di successo e pure mamma.
Insomma, una vera e propria icona, che non ha mai creduto alle battaglie femministe: “Il gender gap è un tema importante e una criticità da affrontare. La strada da fare è ancora tanta e so bene cosa vuol dire lavorare in un ambiente di soli uomini. Ma, per il momento, devo focalizzarmi sul mio compito di amministratore delegato”.
Le critiche non l’hanno scoraggiata a prendere decisioni impopolari, come quando ha abolito il telelavoro, scatenando la rivolta di molte delle sue dipendenti mamme che così si barcamenavano tra casa e lavoro. “Non stava dando risultati e l’ho abolito. Riguardava soltanto l’1 per cento dei dipendenti”, spiegò. E così si guadagnò il nomignolo di “Stalin della Silicon Valley”. Ma poi dopo il bastone venne la carota: malgrado le sue maternità lampo infatti è proprio grazie a lei se Yahoo! ha esteso il congedo parentale a sedici settimane retribuite per le mamme e otto per i papà, oltre a 500 dollari per le spese di lavanderia, alimentari e la cura del bambino a tutti i neogenitori.
Per lei la maternità non è certo una malattia, quello che conta è lavorare sodo. “Guardando al futuro, ci sarà molto da fare sia per la mia famiglia sia per Yahoo!. Richiederanno duro lavoro e la capacità di stilare delle priorità”, ha scritto ieri su Tumblr, il social media che ha acquistato due anni fa.
E ora dovrà affrontare la sua sfida più grande, dal momento che in tre anni non è riuscita a rilanciare in pieno il motore di ricerca. L’attenzione di Wall Street è ora sul 15% che Yahoo ha in Alibaba e che dovrebbe essere separato in una nuova società nel quarto trimestre. Il trasferimento è legato anche all’ammontare di tasse che dovrà pagare.