Mariupol resiste, bombe sul centro commerciale a Kiev. Zelensky: Tregua o sarà guerra mondiale

Kiev ha intanto respinto ieri sera la richiesta di Mosca di consegnare la città di Mariupol. "La resa non è un'opzione", ha dichiarato la vicepremier Iryna Vereshchuk.

di Alessandro Avico
Pubblicato il 21 Marzo 2022 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA
Mariupol resiste, bombe sul centro commerciale a Kiev. Zelensky: Tregua o sarà guerra mondiale

Mariupol resiste, bombe sul centro commerciale a Kiev. Zelensky: Tregua o sarà guerra mondiale FOTO ANSA

Ennesima notte di bombardamenti russi sull’Ucraina, nel ventiseiesimo giorno della guerra scatenata da Mosca. Le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy, mentre le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato in almeno altri sei oblast. Nella capitale ucraina i bombardamenti hanno travolto alcune case e un centro commerciale nel quartiere di Podil, nel quale è scoppiato un vasto incendio che ha reso necessario l’intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco. Il bilancio delle vittime è di almeno sette morti. N

Mariupol resiste ai russi

Nella regione di Sumy, bersagliata da caccia russi diretti verso il centro dell’Ucraina, c’è stata una perdita di ammoniaca da un impianto chimico: le autorità hanno lanciato l’allarme per due villaggi entro i 2,5 chilometri dal sito, raccomandando agli abitanti di prendere precauzioni. Kiev ha intanto respinto ieri sera la richiesta di Mosca di consegnare la città di Mariupol. “La resa non è un’opzione”, ha dichiarato la vicepremier Iryna Vereshchuk aggiungendo che l’Ucraina “chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro” per l’evacuazione dei civili. In una lettera, il ministero della Difesa russo sosteneva però che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.

Zelensky: Tregua o sarà guerra mondiale

Volodymyr Zelensky ieri sera si era collegato con la Knesset parlando di “soluzione finale” usata dai nazisti contro il popolo ebraico paragonandola a quanto sta accedendo in Ucraina. “La nostra gente ora vaga per il mondo, alla ricerca di un posto proprio come voi una volta. Questa è una guerra totale e ingiustificata che ha lo scopo di distruggere la nostra nazione, le nostre città, la nostra cultura, i nostri figli”, dice ancora chiedendo a Israele armi e l’imposizione di sanzioni contro Mosca. Nella parte iniziale del suo discorso il numero uno di Kiev aveva citato anche Golda Meir. “Vogliamo vivere ma i nostri vicini vogliono vederci morti”, le sue parole.