NEW DHELI – Marò, ancora un rinvio. Questa volta solo per Massimiliano Latorre, il fuciliere ancora in Italia per motivi di salute dopo un intervento al cuore. La Corte suprema indiana ha infatti rinviato a mercoledì 14 gennaio l’esame dell’istanza di proroga del rientro in India del fuciliere. Il presidente del Tribunale ha spiegato che avendo già espresso in passato osservazioni sull’istanza, è opportuno che di essa si occupino i magistrati di un’altra sezione del Tribunale.
Un primissimo risultato Latorre l’ha comunque ottenuto. Originariamente sarebbe dovuto rientrare in India entro la mezzanotte di oggi, 12 gennaio. Ma i termini di scadenza del permesso sanitario sono stati sospesi in attesa dell’esame dell’istanza italiana di proroga.
Latorre era rientrato in Italia dopo un ictus. Ed è stato operato alcuni giorni fa per la chiusura del Forame ovale pervio, un difetto cardiaco congenito che può causare anche ictus e ischemie. Al momento, dimesso dall’ospedale dopo l’intervento, è in riabilitazione in clinica.
Il presidente del tribunale H.L. Dattu ha subito in apertura dell’udienza indicato che essendosi già pronunciato lo scorso 16 dicembre su una prima richiesta italiana di proroga del permesso sanitario di Latorre “non poteva trattare il caso” perché in quella occasione “aveva espresso delle riserve”.
E visto che l’istanza era la stessa preferiva “che fosse un’altra sessione a occuparsene per un principio di indipendenza di giudizio“. Dattu ha quindi chiuso l’udienza senza che i legali di Latorre, Soli Sorabjee e K.T.S. Tuslsi, potessero replicare e ha disposto il rinvio del caso a mercoledi. In aula era presente l’ambasciatore d’Italia in India Daniele Mancini. Per quanto riguarda il permesso di Latorre in scadenza, la Corte non si è espressa. Tuttavia, secondo esperti indiani il fatto che sia stata depositata l’istanza e che per essa sia stato fissato un esame tra due giorni, automaticamente sospende la sua esecutività. Su questo particolare aspetto il rappresentante del governo, che avrebbe potuto presentare obiezioni, non si è pronunciato.
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