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Marò in India, la Corte Suprema rinvia il ricorso al 26 luglio

di Maria Elena Perrero |9 Maggio 2012 10:23

NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha rinviato al 26 luglio il ricorso italiano relativo alla legittimita’ costituzionale dell’arresto dei due maro’, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati della morte di due pescatori indiani.

Il lungo rinvio e’ dovuto alla pausa per le vacanze estive del massimo organo giudiziario che chiude a partire dal 14 maggio al 2 luglio. Nell’udienza di oggi, la complessa questione dell’applicabilita’ delle leggi indiane all’incidente avvenuto al largo della costa del Kerala non e’ stata affrontata. Come noto le posizioni sono opposte: secondo l’India e lo stato del Kerala, il codice penale indiano si estende anche nella zona economica esclusiva che arriva fino a 200 miglia e inoltre l’omicidio e’ avvenuto a bordo di un peschereccio indiano. L’Italia, invece contesta l’applicazione della giurisdizione indiana e chiede che i due maro’ vengano giudicati da un tribunale italiano in quanto l’incidente e’ avvenuto in acque internazionali. Inoltre, i due militari fanno parte di una unita’ internazionale anti pirateria e si trovavano a bordo di un mercantile battente bandiera italiana.

A questo proposito, l’Alta Corte del Kerala (chiusa per ferie) deve ancora pronunciarsi su un ricorso presentato dagli italiani che nel frattempo di sono rivolti anche alla Corte Suprema. In una memoria presentata lunedi’ sera, tuttavia, lo Stato indiano ha contestato il diritto dell’Italia a rivolgersi al massimo organo giudiziario indiano, in quanto solo individui possono presentarsi alla Corte Suprema per reclamare i diritti sanciti dalla Cosituzione indiana. Nel frattempo i due maro’ si dovranno presentare fra tre giorni davanti al giudice di Kollam per la scadenza della carcerazione preventiva che potra’ essere estesa fino al 19 maggio (quando scade il termine massimo di tre mesi dell’arresto preventivo). Per quella data la polizia dovra’ concludere le indagini e formulare i capi di accusa.

La Corte Suprema indiana ha ordinato oggi allo stato del Kerala di prendere una decisione entro una settimana sul trasferimento dei due maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in un ”luogo che non sia il carcere”.

La decisione sul trasferimento deve essere presa ”nello spirito” di quanto gia’ disposto dal giudice di Kollam, nel Kerala, che sta istruendo la causa contro i due maro’ detenuti a Trivandrum con l’accusa di aver ucciso due pescatori lo scorso 15 febbraio mentre si trovavano in servizio di anti pirateria sulla petroliera Enrica Lexie.

Lo scorso 5 marzo, il magistrato di Kollam aveva deciso l’incarcerazione dei due maro’ lasciando pero’ liberi polizia e Direzione delle carceri del Kerala di studiare una collocazione ”diversa” da quella offerta dal penitenziario centrale di Trivandrum. Nonostante le insistenze degli italiani, da allora non si e’ arrivato pero’ ad alcuna soluzione alternativa.

Il team legale italiano, guidato dall’avvocato Harish Salve, ha quindi deciso di sollevare il caso con una petizione davanti alla Corte Suprema di New Delhi nell’udienza di oggi dedicata a discutere il ricorso della legittimita’ costituzionale.

A sua difesa, il rappresentante del Kerala, Gopal Subramaniam  ha detto che il trasferimento in una ”guest-house”, come richiesto dall’Italia in considerazione dello status dei due maro’, non e’ stata finora possibile perche’ ”richiede tempo trovare un’adeguata sistemazione con le necessarie misure di sicurezza”.

Nella seduta e’ stato anche sottolineato che il governo di New Delhi non ha obiezioni all’eventuale trasferimento.    Nell’ordine della Corte Suprema e’ inoltre precisato che la sistemazione al di fuori del carcere dei due maro’ ”non limita il diritto di chiedere la liberta’ provvisoria dietro cauzione”.

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