Un 18enne ha sparato in una scuola elementare della città di Uvalde, in Texas, uccidendo 19 bambini e 2 maestre. Il 18enne si chiamava Salvador Ramos e frequentava il liceo nella stessa città in cui ha compiuto la strage: è stato ucciso dalla polizia dopo l’attacco. Era un ex alunno della scuola. I bambini e le due maestre uccise erano tutti della stessa classe.
Texas, strage di bambini in una scuola elementare: uccisi 19 studenti e due adulti
Uvalde è una piccola città di circa 15mila abitanti a metà strada tra San Antonio e il confine con il Messico: la strage è avvenuta nella Robb Elementary School, una scuola elementare le cui lezioni sarebbero dovute finire tra pochi giorni.
Secondo le prime ricostruzioni delle autorità del Texas, giovedì mattina Ramos avrebbe sparato a sua nonna (ricoverata in gravi condizioni in ospedale) e poi si sarebbe diretto in macchina alla scuola elementare. Verso le 11.30 locali (le 18.30 italiane) è entrato nell’edificio e ha iniziato a sparare contro chiunque trovasse davanti. Sembra che avesse addosso un giubbotto antiproiettili e che fosse armato di una pistola e di un fucile semiautomatico AR-15. Al momento non si conoscono le ragioni dell’attacco.
Le parole di Biden sulla strage di Uvalde
Martedì sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha commentato la strage in un discorso alla nazione, dicendo che “l’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata” e che è il momento di “trasformare il dolore in azione” e agire per fermare la diffusione di armi nel paese. “Possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?”, ha detto Biden.
La strage di giovedì è stata la peggiore negli Stati Uniti da quella compiuta nel 2012 nella scuola elementare di Sandy Hook, nel Connecticut, quando furono uccise 26 persone, di cui 20 bambini. Pochi giorni fa c’era stato un altro attacco molto grave: sabato 14 maggio, a Buffalo, un 18enne aveva ucciso 10 persone sparando in un supermercato frequentato soprattutto da afroamericani.