Egitto. Una relazione d’amore interreligiosa scatena la violenza: 2 morti

IL CAIRO – Restano tabù, in Egitto, i matrimoni interreligiosi: vietati in tutto il Paese, salvo previa conversione all’Islam. L’amore fra due giovani di fedi diverse, lui cristiano copto, lei musulmana, venerdì 4 marzo ha fatto riesplodere la violenza fra le due comunità religiose nel villaggio di Soul, a sud del Cairo, causando la morte di due persone.

All’origine dello scontro, un litigio fra le famiglie dei due ragazzi. La mancata reazione del padre della donna alla relazione proibita avrebbe scatenato la furia dei suoi parenti. In particolare di un cugino che, secondo l’agenzia AsiaNews, avrebbe ferito a morte con colpi di arma da fuoco il papà della ragazza, cioè il proprio zio. L’omicidio avrebbe a sua volta innescato l’ira del fratello della giovane musulmana, che per vendetta avrebbe assassinato il cugino.

Diversa è la versione dell’agenzia di stampa France Presse e dell’egiziana Mena, secondo cui nella sparatoria sarebbe stato coinvolto anche il padre del ragazzo, un contadino copto. E a alla fine, a restare uccisi, sarebbero stati i genitori dei due giovani.

Dopo il funerale del padre della donna, ad ogni modo, un gruppo di musulmani ha dato fuoco la chiesa del villaggio. L’esercito è subito intervenuto, ma non è riuscito a salvare l’edificio di culto, già devastato dalle fiamme.

Secondo Asianews, inoltre, un prete e tre diaconi sarebbero tuttora dispersi. E il conto delle vittime, dunque, potrebbe salire a sei, se i quattro religiosi risultassero effettivamente morti nel rogo.

In Egitto, sia la maggioranza musulmana sia la minoranza copta (pari al 10 per cento della popolazione) sono estremamente conservatrici e contrarie, dunque, ai matrimoni misti.

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