CITTA’ DEL MESSICO – Orrore in Messico per la vicenda della piccola Fátima Aldrighett, una bimba di 7 anni scomparsa l’11 febbraio e ritrovata morta, violentata e seviziata in una discarica a cielo aperto nel municipio di Tláhuac, a sud di Città del Messico.
L’ultima volta la piccola era stata vista a scuola. Sua madre era arrivata a prenderla con venti minuti di ritardo e non l’ha trovata. In quel breve lasso di tempo, infatti, come hanno mostrato le immagini di sorveglianza della scuola, un’altra donna è andata a prendere la piccola, rapendola.
Le ricerche, però, sono iniziate solo 24 ore dopo, e alla fine la bambina è stata ritrovata ormai senza vita, nuda, il suo corpicino chiuso dentro alcune buste di plastica tra i rifiuti.
Le indagini hanno portato all’arresto di una coppia, Mario Alberto Reyes Nájera e Gladis Giovana Cruz Hernández, accusati di essere gli autori del sequestro e dell’omicidio di Fatima. La polizia indaga anche per accertare eventuali responsabilità dei dirigenti scolastici, che hanno permesso che Fàtima venisse affidata ad una sconosciuta.
Il Paese, comunque abituato alle violenze, è molto scosso per quanto accaduto. Sui social è stato lanciato l’hashtag #JusticiaParaFatima mentre anche la sindaca di Città del Messico, Claudia Sheinbaum, e il presidente Andrés Manuel López Obrador sono intervenuti sul caso, seppure con parole che non sono piaciute alla madre della piccola: “Se si fosse trattato di suo figlio, se avessero rapito ciò di cui ha di più caro – ha commentato la donna – sono sicura che avrebbe mosso cielo e terra per ritrovarlo. Ma a noi, che siamo poveri, non ci aiuta nessuno”.
In Messico ogni giorno vengono assassinate in media dieci donne e scompaiono sette bambine. Oltre la metà di queste viene ritrovata senza vita. (Fonti: Bbc, Redim, Agi, YouTube)