Messico, denuncia Ong: "Almeno 30 mila minori reclutati dai narcos"

CITTA' DEL MESSICO, 3 AGO – Almeno 30.000 minorenni sono stati reclutati dalle bande dei narcotrafficanti del Messico, per lo piu' per il trasporto della droga e i sequestri di migranti clandestini.

Lo ha denunciato oggi la Ong 'Rete per i diritti umani dell'infanzia', nell'ambito del dibattito sorto dopo la recente condanna a soli tre anni di carcere del giovanissimo killer, Edgar Jimenez Lugo di 14 anni che, tra altri reati, ha confessato di aver sgozzato quattro persone. Il quotidiano 'La Jornada' specifica inoltre che secondo il vescovo di Saltillo, localita' del nord del Paese, mons. Raul Vera molti di questi ragazzi vengono anche reclutati come ''falchi'', cioe' una sorta di vedette per informare i loro capi sui movimenti delle truppe federali.

A suo tempo, la Procura generale della Repubblica aveva reso noto che, dal dicembre del 2006 all'aprile del 2010, sono stati detenuti 3.664 minorenni che lavoravano per le bande della malavita. Per legge, pero', chi non ha compiuto i 14 anni, puo' essere condannato a un massimo di tre anni. Da qui le proposte, affinche' possano essere condannati come gli adulti.

Quello dei ragazzini reclutati dalle bande di narcos e' un fenomeno presente anche in altri Paesi dell'America Latina. Oggi, ad Asuncion, capitale del Paraguay, e' stata arrestata una ragazzina di 12 anni che stava cercando di introdurre un kg di crack in un carcere dove e' recluso il padre, condannato per narcotraffico.

Gestione cookie