Messico: le croniste di Ciudad Juarez sfidano i narcos

CITTA' DEL MESSICO, 2 DIC – Rocio Gallegos, Luz del Carmen Sosa e Sandra Rodriguez: tre giornaliste del quotidiano messicano 'Ed Diario de Ciudad Juarez' che hanno deciso di uscire allo scoperto, sfidano le minacce dei narcos e raccontando come lavorano nel loro Messico, ''precipitato nell'orrore''.

''La paura la senti quando la mattina sai che sta per uscire il giornale nelle edicole e non hai idea di cosa ti possa accadere qualche ora dopo'', hanno denunciato le tre donne, ricordano un loro collega, Armando Rodriguez, assassinato lo scorso novembre, dopo ripetute minacce e dopo aver raccontato almeno 20 omicidi per denunciare, liberamente, ''il grande scenario del crimine messicano''.

''Spesso i sicari si avvicinano alla scena del crimine e chiedono ai fotografi di immortalare i cadaveri per far vedere che il ''nemico'' e' morto'', racconta Sandra. ''Noi non sappiamo dov'e' il fronte di questa guerra: a volte in redazione piangiamo'', ha aggiunto Rocio per dare l'idea di come la paura di scrivere la realta' porta alla disperazione, al terrore che ''un giubbotto antiproiettile non serve a salvarti la vita''.

La violenza sta trasformando il giornalismo messicano, soprattutto a Ciudad Juarez dove il bollettino dei reporter uccisi aumenta di giorno in giorno. Dal 2008, ovvero da quando il cartello 'Sinaloa' ha dichiarato guerra alla famiglia 'Juarez' ci sono stati almeno 6 mila morti e solo il 3% e' stato indagato dai giornalisti.

Perche' continuare allora? chiede una collega a Rocio, che ha anche una famiglia da proteggere. ''Ho il dovere, come giornalista, di raccontare quello che sta succedendo: voglio che i miei figli crescano in un mondo migliore'', ha riposto Rocio.

Gestione cookie