Messico: ucciso a 13 anni in una sparatoria

CITTA' DEL MESSICO, 24 AGO – Si abbassa l'eta' delle vittime dei narcotrafficanti in Messico: un bambino di appena 13 anni e' stato ucciso nella serata di ieri, in un quartiere di Acapulco. Il ragazzino, raggiunto da vari colpi di arma da fuoco al volto, e' stato assassinato mentre si trovava davanti all'altare della Vergine di Guadalupe.

La sparatoria ha suscitato il panico tra la gente, che ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto la polizia ha trovato una decina di bossoli. Il piccolo non e' stato ancora identificato. Il suo cadavere e' stato trasferito all'obitorio, in attesa che un familiare lo possa riconoscere.

Il corpo privo di vita di un adolescente di 15 anni e' stato invece abbandonato in una strada della citta' di Cardenas. Sul corpo del ragazzino, che era stato rapito domenica scorsa mentre stava tornando da una festa, sono state trovate tracce di tortura. Il macabro ritrovamento era accompagnato da un messaggio dell'organizzazione criminale dei ''Los Zetas'' in cui si leggeva, tra l'altro: ''questo mi e' accaduto perche' avevo un debito con chi non avrei dovuto''.

Intanto sono stati identificati i nove cadaveri trovati nel fine settimana lungo la strada Tepic-Aguamilpa, a Nayarit. Tra questi figura anche Emiliano Pozas Iturbe, fotografo del Partido Revolucionario Institucional. L'esecuzione del fotografo di 30 anni ha provocato forte impressione tra i giornalisti ed i politici, ai quali era noto.

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