CIUDAD JUAREZ – Ventotto persone, tra cui un disabile, sono morti nelle violenze scatenate durante il fine settimana tra i cartelli della droga in Messico, in particolare negli Stati di Chihuahua e Sinaloa. Lo hanno riferito autorità locali.
L’offensiva lanciata dal presidente messicano Felipe Calderon al suo arrivo al potere nel dicembre 2006 contro i narcotrafficanti con il sostengno di 50 mila militari ha fatto ufficialmente più di 34 mila morti (a fine 2010), tra regolamenti di conti tra trafficanti e scontri con le forze dell’ordine. Dall’inizio dell’anno, secondo la stampa locale, sono morte nelle violenze legate ai cartelli oltre tremila persone.
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