Migranti, emergenza in Spagna: più sbarchi che in Italia e Grecia Migranti, emergenza in Spagna: più sbarchi che in Italia e Grecia

Migranti, emergenza in Spagna: più sbarchi che in Italia

Migranti, emergenza in Spagna: più sbarchi che in Italia e Grecia
Migranti, emergenza in Spagna: più sbarchi che in Italia e Grecia (Foto archivio Ansa)

ROMA  –  E’ la Spagna, e non l’Italia, a vivere ora l’emergenza migranti. Lo sottolinea l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che rimarca come, mentre negli anni scorsi era l’Italia la meta del maggior numero di arrivi, ora la principale destinazione degli sbarchi è divenuta la Spagna con 23.500 persone arrivate via mare dall’inizio dell’anno, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] contro le 18.500 dell’Italia e le 16 mila della Grecia. Secondo l’Unhcr il 13,5% di tutti i nuovi arrivi via mare in Europa è rappresentato da siriani a dimostrare ”la disperazione di queste persone che stanno vivendo la più grave crisi di profughi al mondo”.

”Senza un approccio armonizzato e collaborativo tra gli Stati costieri e i principali attori dell’industria marittima, siamo sicuri che la tragedia del Mar Mediterraneo continuerà”, denuncia l’inviato speciale per il Mediterraneo dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, Vincent Cochetel, che ha sottolineato che “con così tante vite in gioco, è vitale che si dia ai capitani delle navi la certezza di poter sbarcare in porto i migranti soccorsi”. Rinforzare la capacità di ricerca e salvataggio in mare, meccanismi di sbarco chiari, e collaborazione tra i Paesi coinvolti sono, secondo Cochetel, ”le pietre miliari” per evitare che continuino a morire migranti nel mar Mediterraneo.

L’ Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati denuncia che nei soli mesi di giugno e luglio sono state 850 le persone morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, che sta diventando “il tratto di mare più letale del mondo”. L’organizzazione ha inoltre rilevato come a fronte di una diminuzione, rispetto agli anni precedenti, del numero totale di migranti che approdano sulle coste europee “il numero dei morti aumenta in maniera allarmante”.

Secondo i dati dell’Unhcr, nei primi sette mesi dell’anno, sono stati circa 60mila i migranti che hanno tentato di arrivare via mare (la metà dell’anno scorso), di questi 1.500 hanno perso la vita nel Mediterraneo. In particolare a giugno e luglio la percentuale dei morti è stata di una persona su 31, contro l’uno su 49 del 2017.

Gestione cookie