Ha fatto 1 anno di galera ma ha salvato il figlio, ecco come

Minaccia medici: "Non staccate la spina". Figlio si sveglia
Il Tomball Regional Hospital di Houston

HOUSTON – Minacciò i medici perché non staccassero la spina che teneva in vita il figlio ormai dato per morto, per questo finì in prigione, ma nel frattempo il giovane è uscito dal coma. E adesso suo padre, che ha scontato diversi mesi di carcere, è solo felice.

Lo scorso gennaio George Picckering II prese la sua pistola e andò all’ospedale Tomball Regional Medical Centre di Houston, in Texas. Lì era ricoverato suo figlio, George Pickering III, dopo che un ictus lo aveva colpito a soli 27 anni. Non parlava, non si muoveva, era in coma da tempo, e i medici ne avevano ormai dichiarato la morte cerebrale. Anche la ex moglie e l’altro figlio erano d’accordo.

Quel giorno avrebbero dovuto staccare la spina. I genitori tempo prima aveva firmato il consenso anche per la donazione di organi. Ma quel giorno George Pickering II aveva avuto una strana sensazione, aveva pensato che proprio quel giorno il suo ragazzo si sarebbe svegliato. Così in ospedale aveva portato con sé la pistola.

Pickering era ubriaco e aggressivo “perché sapevo che mio figlio non era pronto per morire”.

Quando nella stanza del figlio sono arrivati i medici per spegnere i macchinari che teneva in vita il giovane, lui ha mostrato loro l’arma e li ha minacciati di usarla se avessero provato ad avvicinarsi al suo ragazzo.

 

“Sapevo che se avessi avuto tre o quattro ore in più, quella notte, sarei riuscito a sapere se era davvero cerebralmente morto. Si stavano muovendo tutti troppo in fretta: l’ospedale, gli infermieri, i dottori”, ha raccontato lui stesso alla stampa britannica.

Pickering ha tenuto i medici lontani per tre ore, e quel tempo è bastato perché suo figlio gli stringesse debolmente la mano. Un piccolo segno che dava fondamento ad una grande speranza. George Pickering III si è infatti ripreso. Il padre ha scontato la pena a cui è stato condannato, ma entrambi sono felici di quell’azione.

 

“E’ stata infranta la legge, lo so, ma è stato fatto per un buona ragione, ha detto il ragazzo. E’ solo grazie a questo gesto che io sono ancora qui: è stato amore, solo amore. E’ dovere di un genitore proteggere i propri figli, e questo è quello che ha fatto mio padre. L’unica cosa che conta è che sono vivo e vegeto, che mio padre è tornato a casa e che siamo di nuovo insieme”.

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