Minatori Cile. L’ascesa verso la luce, tutti in salvo i 33 minatori

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 08:11| Aggiornato il 14 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

16.14 L’operazione di salvataggio San Lorenzo è già giunta al 14esimo uomo riportato alla superficie nella capsula Fenix. Gli ultimi quattro minatori recuperati sono Jorge Galleguillos, di 56 anni, componente del gruppo folcloristico di Copiapo, il paese più vicino alla miniera, e che con una chitarra ha allietato i compagni negli ultimi giorni di attesa prima di essere salvati. Il presidente cileno, Sebastian Pinera, gli ha gridato ‘Grande Galletta’ al momento di uscire dalla capsula, dal soprannome che gli hanno affibbiato in miniera. Dopo di lui è uscito Edison Pena, di 34 anni, conosciuto come l’atleta del gruppo, che faceva addominali tutti i giorni nella miniera in cui era intrappolato. E’ famoso per aver corso per 10 chilometri un giorno andando avanti e indietro per la galleria che lo teneva prigioniero ad oltre 600 metri di profondità. Poi è stata la volta di Carlos Barrios, 27 anni, che avvertito dalla sua compagna, Carolina Veliz, giorni fa che sarebbe diventato padre per la seconda volta, le ha chiesto assicurazione che il figlio era proprio suo. Nel tempo libero faceva un secondo lavoro come tassista. Il 14esimo recuperato dalle viscere della terra è Victor Zamora, di 33 anni, meccanico. Anche lui, come Barrios, ha scoperto che sua moglie era incinta quando era intrappolato in miniera.

16.05 Il presidente boliviano Evo Morales ha ringraziato il popolo cileno per aver salvato la vita al suo connazionale Carlos Mamani. “Per il popolo boliviano questo sarà indimenticabile, grazie per aver salvato un nostro fratello” ha detto Morales, sottolineando il “momento storico”, rappresentato dal salvataggio dei 33 uomini che “riunisce e unisce i nostri popoli”. “Ringrazio tutti e 32 i minatori che erano con Carlos Mamani e che si sono presi cura di lui”, ha aggiunto il presidente boliviano.

15.53 Edison Pena Villarroel, 34 anni, è il dodicesimo minatore tratto in salvo a San José. Ad attenderlo, insieme ai presidenti di Cile e Bolivia Sebastian Pinera e Evo Morales, c’era sua moglie Angelica Alvarez, 43enne proprietaria di una pensione a Copiapo.Pena Villarroel, oltre alla passione per i brani di Elvis Presley, è uno dei più sportivi tra i 33 minatori intrappolati perché pratica il triatlon.

15.40 Incontrando il minatore boliviano Carlos Mamani, appena tratto in salvo dalla miniera, il presidente Evo Morales gli ha offerto un lavoro in patria. Nel corso dell’incontro trasmesso in tv Morales ha anche ringraziato le autorità cilene per l’operazione di salvataggio, mostrando la gratitudine del suo Paese. Quanto ai tempi del rientro del minatore boliviano in patria, il ministro della Sanità cileno, Jaime Manalich, ha sottolineato le buone condizioni di salute di Mamani.

15.27 Il ministro degli Esteri, Franco Frattini ha detto: “Una vicenda – sottolinea Frattini – che ha tenuto anche l’Italia con il fiato sospeso per quasi settanta giorni e il cui esito ci riempie oggi di emozione e di gioia”. Il ministro esprime le proprie felicitazioni alle autorità cilene per l’eccellente organizzazione della macchina dei soccorsi in una circostanza così difficile e dai risvolti umani particolarmente complessi.

14.31 A quasi nove ore dall’inizio dell’operazione salvezza per i 33 minatori cileni è stato tratto in salvo l’undicesimo operaio, il 56enne Jorge Galleguillos, che soffre di ipertensione. Ad attenderlo all’uscita del tunnel che lo ha portato in superficie chiuso nella capsula Fenix c’erano il presidente cileno Sebastian Pinera e quello boliviano Evo Morales, arrivato a Copiapò per riportare a casa il connazionale Carlos Mamani. Divorziato e con due figli, Galleguillos lavorava da 15 anni in miniera

14.06 – Il presidente della commissione europea, José Manuel Barroso, ha espresso “sollievo” e “ammirazione” per il salvataggio dei minatori cileni. “Il cameratismo e la resistenza dei minatori, l’affidabilità e l’efficacia dell’operazione di salvataggio e la solidarietà di tutte le parti coinvolte hanno inviato al mondo un messaggio di speranza e fiducia”, si legge in un messaggio inviato da Barroso al presidente cileno, Sebastian Pinera

13.48  – Salvato il decimo minatore. Anche il decimo minatore è stato riportato in superficie dalla miniera di San José

13.27 – Tornerà a casa sull’aereo del suo presidente Evo Morales il minatore boliviano Carlos Mamani, il quarto a riguadagnare la luce nell’operazione di salvataggio in corso nella miniera San José. E’ atteso infatti nelle prossime ore l’arrivo di Morales che riporterà in patria il minatore, sposato con la cilena Veronica e padre di una bimba di un anno. Il suocero di Mamani, Jonny Quispe, che lavora nella stessa miniera non lontana da Copiapò, era uscito da pochi minuti dal sottosuolo lo scorso 5 agosto, quando è avvenuto il crollo

13.02 – Salvo il nono minatore – È uscito dalla capsula e ha abbracciato i familiari anche il nono minatore, Mario Gomez.

13.01 – Il ministro della Sanità cileno, Jaime Manalich, ha detto che la manutenzione alla capsula resasi necessaria prima di salvare il quinto minatore si ripeterà altre volte durante la giornata. ”Si ripeterà anche oggi” in media ogni otto viaggi”, ha detto.

12.58 – I primi otto stanno bene. Stanno tutti bene i primi otto minatori estratti dalla miniera di San Jose’. Lo ha detto il ministro della Sanita’ cileno, Jaime Manalich, rivelando che durante la risalita nel pozzo a bordo della capsula Fenix sono stati registrati ”un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa”. Il ministro ha detto che al momento i primi due minatori estratti sono stati trasferiti in elicottero nell’ospedale di Copiapo, dove rimarranno in osservazione per 48 ore. ”Sono a riposo a letto ed e’ stato disposto per loro un protocollo di idratazione, supplemento vitaminico e sali minerali”. ”Le cose stanno andando meglio del previsto”, ha detto Manalich, il quale ha annunciato che l’elicottero prelevera’ a breve anche gli altri minatori estratti. Il ministro ha detto che la manutenzione alla capsula resasi necessaria prima di salvare il quinto minatore si ripetera’ altre volte durante la giornata. ”Si ripetera’ anche oggi” in media ogni otto viaggi, ha detto.

12.40 – Sono in corso le operazioni per riportare in superficie il nono minatore.

12.12 – Cure di bellezza per mogli e fidanzate. L’estetica Palumbo di Copiapo non ha mai avuto tanto lavoro come negli ultimi tre giorni. Non meno di 32 fra mogli e fidanzate dei 33 minatori intrappolati, si sono rivolte alle sue “cure” per rifarsi il look prima di riabbracciare i loro uomini, dopo due mesi trascorsi accampate nella miniera. “Si sono rifatte la tinta, le mani, i massaggi, di tutto”, ha raccontato il manager, Cristian Delgado, al Times. Tutti i trattamenti, per le donne dei minatori, sono stati gratuiti. “Tutte le donne vogliono farsi belle per i loro uomini”, ha detto Lilian Ramirez, 57 anni. Il suo compagno di lunga data, Mario Gomez, 63 anni, il più anziano dei minatori intrappolati, l’ha chiesta in moglie dalle viscere della terra.

11.57 – Esce l’ottavo minatore. Anche l’ottavo minatore, Claudio Yanez, 34 anni, è stato tratto in salvo. Appena uscito dalla capsula e liberato dalle imbragature di sicurezze, Yanez è corso ad abbracciare la sua compagna dalla quale ha ricevuto una lettera con la proposta di matrimonio mentre era intrappolato nella miniera

11.47 – Abbracci e urla di gioia accolgono i minatori che poco alla volta riemergono dalle profondità della terra, all’interno della capsula di salvataggio Phoenix. Dopo aver passato più di 68 giorni intrappolati nel sottosuolo in una umida e calda miniera, tormentati dal dubbio e dalla paura, i primi minatori estratti dal loro inferno sotterraneo hanno reagito bene agli stimoli esterni e sembrano essere in buone condizioni fisiche.Negli ultimi giorni sono arrivati alla miniera circa 800 parenti per riabbracciare i loro cari. Sono anche giunti circa 2 mila giornalisti da tutto il mondo per fornire una copertura costante dell’evento.

11.45 – Papa Benedetto XVI, durante l’udienza generale in piazza San Pietro, ha raccomandato alla ”bonta’ divina” i minatori cileni che stanno, a poco a poco, uscendo dalla miniera dove sono stati intrappolati per 70 giorni. ”Continuo a raccomandare con speranza alla bonta’ divina – ha detto Ratzinger salutando i pellegrini di lingua spagnola – i minatori della regione di Atacama in Cile”.

11.23 – Sono quattro i minatori estratti oggi dalla miniera cilena di San Josè che sono già stati portati nell’ospedale di Copiapo dove saranno trattenuti per 48 ore per controlli medici approfonditi. Osman Araya, 30 anni, il sesto estratto dal pozzo è il primo minatore del secondo gruppo in cui sono stati divisi in base alle loro condizioni di salute. I primi cinque uomini facevano parte degli ‘habiles’, i più forti che sono stati scelti per fare da battistrada e verificare le condizioni del tunnel di soccorso. Poi con Araya cominciano a salire quelli con problemi di salute o comunque più debilitati. In coda saliranno tutti gli altri.

11.14 – Recuperato il settimo minatore, Jose Ojeda Vidal, 46 anni. Il minatore ha abbracciato la famiglia e colleghi ed ha ricevuto una bandiera cilena, è stato portato immediatamente all’ospedale da campo per i controlli medici.

11.13 – ”Stavo con Dio e con il diavolo. Hanno lottato per avermi ed ha vinto Dio, mi ha afferrato, in nessun momento ho dubitato che Dio mi avrebbe tirato fuori di la”’. E’ una delle frasi pronunciate da Mario Sepulveda il piu’ loquace del gruppo di minatori che ha vissuto per oltre due mesi nelle viscere della montagna cilena. Nella sua prima intervista dopo l’uscita dall’incubo, con accanto la moglie e i due figli, Sepulveda ha chiesto alla stampa di non trattare lui e i suoi colleghi come ”artisti ma come lavoratori, come minatori”. Sepulveda ha anche detto che dopo questo disastro ”il mondo del lavoro deve fare molti cambiamenti”, ha ringraziato i soccorritori ”gente straordinaria” che hanno tanto ”lavorato perche’ uscissimo da questa situazione” e i medici e gli psicologi che ”ci hanno riportato alla vita”

10.48 – I primi quattro minatori usciti dalla miniera di San Josè sono stati portati in elicottero all’ospedale di Copiapò. Saranno sottoposti a una serie di controlli per verificarne le condizioni dopo 70 giorni nella miniera.

10.40 – Uscito il sesto minatore. Continua l’operazione San Lorenzo per il recupero dal fondo della miniera cilena di San Jose dei 33 minatori intrappolati dal 5 agosto. A poco più di cinque ore dall’uscita del primo minatore – Florencio Avalos – dalle viscere della terra sono sei gli uomini riportati in superficie. Dopo Avalos, Mario Sepulveda e Juan Illanes, sono usciti nell’ordine l’unico straniero del gruppo, il boliviano Carlos Mamani, seguito dal più giovane Jimmy Sanchez, 19 anni e già padre di una bambina di quattro mesi. Dopo una breve sosta per la revisione della capsula Fenix, è riemerso in superficie accolto dalla moglie Osman Araya, di 30 anni.

10.08 – “In questa operazione di salvataggio noi cileni abbiamo mostrato il meglio del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente cileno Sabastian Pinera che sta seguendo dalla miniera di San Josè il salvataggio dei minatori. “Questa è una notte bellissima che i cileni e l’intero mondo non dimenticheranno mai” ha aggiunto il presidente, tra i primi, dopo i familiari, ad abbracciare Florencio A’valos, il primo minatore a uscire dalla cava.

9.50 – Prima pausa nelle operazioni di recupero dei minatori. I tecnici stanno procedendo alla manutenzione della capsula Fenice. La capsula viene infatti calata in una galleria lunga 600 metri ma larga appena 66 centimetri, la maggior parte della quale priva di rivestimento: occorre quindi cambiare le ruote che le permettono di scorrere senza urtare le pareti di roccia.

9.30 – Sanchez in condizioni fisiche non buone. Jimmy Sanchez, il quinto minatore estratto dalla cava, è apparso in condizioni di salute peggiori degli altri quattro minatori tratti in salvo. Appena uscito dalla capsula è stato adagiato su una barella.

9.11 – Salvo il quinto minatore. Anche il quinto minatore è stato riportato alla luce. E’ il più giovane dei 33, ha 19 anni, si chiama Jimmy Sanchez e lavora nella cava da 5 mesi.

9.09 – “Sono stato reclamato da Dio e dal diavolo, hanno combattuto e alla fine Dio mi ha vinto”: Mario Sepulveda, il primo minatore estratto, racconta davanti alle telecamere della tv di Stato la sua esperienza chiedendo di “non essere trattato come un artista, ma come un lavoratore, come un minatore”. “I dirigenti devono dare ai quadri i mezzi per cambiare le condizioni di lavoro, perché così non si può andare vanti”, ha avvertito Sepulveda.

8.46 – La preghiera di Obama per i minatori. I pensieri e le preghiere del presidente americano Barack Obama accompagnano le operazioni di soccorso. La rende noto un comunicato della Casa Bianca. “Mentre l’operazione di salvataggio è lontana dall’essere conclusa e rimane ancora un difficile lavoro – si legge nel messaggio – preghiamo perché, con la grazia di Dio, i minatori possano emergere sani e salvi e riabbracciare le loro famiglie”.

8.40 – Scuole chiuse, strade bloccate, gente in festa nella Plaza di Armas, la più importante della città: Copiapò sta celebrando la liberazione dei minatori. Alcuni di essi sono proprio originari della città, o comunque ci vivono.

8.13. “Il viaggio verso la superficie della libertà? Una crociera”: è la definizione data da Juan Illanes, il terzo uomo uscito dalla miniera.

8.10Ha rivisto la luce l’unico minatore straniero presente nella miniera, il boliviano Carlos Mamani. Domani, all’Hospital Regional di Copiapò, incontrerà il presidente della Bolivia, che farà una breve visita in Cile proprio per poter incontrare il connazionale. Mamani è uno dei più giovani del gruppo – ha 23 anni – e si era trasferito dalla Bolivia in Cile alla ricerca di un lavoro migliore. Aveva iniziato a lavorare alla miniera San Josè all’inizio di agosto, cinque giorni prima del crollo.