“Mio figlio deve morire”: il padre assolda sicari. Ma nel videogame

Warcraft, uno dei giochi online più popolari

ROMA – Troppe ore passate davanti al videogioco online. Ore interminabili che hanno fatto sì che il giocatore patologico, Xiao Feng un cinese di 23 anni, iniziasse prima a prendere voti sempre più bassi a scuola e poi a diventare incapace di tenersi un lavoro per più di qualche settimana. Poi al padre del giocatore è venuta un’idea: suo figlio doveva morire. Ovviamente nel videogioco.

Il padre, così, ha utilizzato la stessa piattaforma di gioco di Xiao: si è iscritto ma non tanto per giocare quanto per contattare i giocatori più forti del server. A tutti la stessa richiesta: uccidete mio figlio. Così, ogni volta che il giovane cinese provava a collegarsi trovava un giocatore più forte di lui pronto a ucciderlo dopo pochi passi.

Alla fine il ventitreenne ha scoperto il tutto. La sua reazione però non è stata quella che il padre si aspettava: “Posso fare a meno del mio videogioco ma non accetterò nessun lavoro che non ritengo adatto a me”. Almeno un risultato il padre di Xiao sembra averlo ottenuto: la disintossicazione dal gioco.

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