Morbillo Disneyland, guerra tra Obama e repubblicani sui vaccini

Morbillo Disneyland, guerra tra Obama e repubblicani sui vaccini
Morbillo Disneyland, guerra tra Obama e repubblicani sui vaccini

WASHINGTON – Il caso del contagio di morbillo nel parco divertimenti di Disneyland diventa un caso politico. Lo scontro è aperto tra Barack Obama, che ha invitato i cittadini a vaccinarsi, e i repubblicani che portano avanti una campagna per difendere la libertà di chi è, senza motivo, contro i vaccini.

Alberto Flores D’Arcais su Repubblica scrive che il caso è diventato politico:

“A dare il via alle polemiche politiche (i movimenti anti-vaccino sono spesso guidati da esponenti conservatori legati al Grand Old Party e quindi sono elettoralmente appetibili) ci hanno pensato due big del partito repubblicano, Chris Christie e Rand Paul (entrambi possibili candidati per la Casa Bianca 2016), che hanno deciso di scendere in campo per difendere la “libertà di scelta” dei genitori.

Il primo, Governatore del New Jersey che pure i suoi quattro figli li ha tutti vaccinati, ne ha fatto una questione di principio (“i genitori devono avere qualche potere di scelta, ci vuole equilibrio e poi dipende da vaccino a vaccino”), il secondo — che ha una laurea in medicina ma non esercita più — non ha usato mezze misure: «I vaccini possono provocare disturbi mentali»”.

Solo poche ore prima Barack Obama aveva lanciato un appello perché le famiglie vaccinassero i bimbi:

“«Ci sono tutte le ragioni per vaccinarsi e nessuna per non farlo, voglio solo che la gente conosca i fatti, la scienza e l’informazione. Ed il fatto è che un grande successo della nostra civiltà è la nostra capacità di prevenire malattie che in passato hanno devastato la gente. E il morbillo si può prevenire»”.

Appello condiviso da Hillary Clinton, principale candidata alla Casa Bianca del partito democratico, che ha affidato ad un tweet la sarcastica risposta a Christie e Paul:

“«La scienza è chiara, la terra è rotonda, il cielo è blu e i vaccini funzionano»”.

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