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Mosaici romani a sfondo sessuale scoperti in un bagno pubblico in Turchia

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Mosaici romani a sfondo osceno scoperti in un bagno pubblico in Turchia

ROMA – In Turchia, in una latrina pubblica risalente all’epoca romana, sono stati scoperti dei  mosaici a sfondo osceno di 1800 anni fa: un linguaggio universale, nulla di diverso dunque dalle frasi e i disegni scurrili presenti anche attualmente nei bagni dei luoghi pubblici. 

E’ quanto hanno pensato gli archeologi dell’University of Nebraska, Lincoln, di fronte alla scoperta di mosaici nelle latrine del sito romano di Antiochia e Cagrum in cui c’è anche Narciso che anziché guardare il suo volto allo specchio, ammira il riflesso del suo pene dalle dimensioni sproporzionate. 

Un’altra curiosità di questo umorismo da bagno è che solitamente Narciso viene raffigurato come un bel giovane, invece nel mosaico è ritratto con un naso insolitamente lungo, brutto per gli standard di bellezza della Roma antica, scrive il Daily Mail.

La latrina era probabilmente ad uso esclusivamente maschile, secondo Live Science, aveva canali d’acqua puliti e sedili di marmo o di legno. 

In un’altra scena c’è il giovane e aitante principe troiano Ganimede, nel mondo antico simbolo di relazioni omosessuali, che secondo il mito fu rapito da Zeus e portato sull’Olimpo per diventare il suo amante.

Nel mosaico il mito del rapimento è volutamente distorto e Zeus è raffigurato come un airone che lava con una spugna il pene di Ganimede.

La scoperta in Turchia è unica nel suo genere ma l’umorismo da bagno è solo una delle molte scoperte di epoca romana fatte ad Antiochia e Cragum.

Gli scavi, abbandonati nell’XI secolo, hanno portato alla luce antichi bagni, depositi di monete e perfino un misterioso scheletro.

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