Sequestrati tre motopesca di Mazara del Vallo da motovedette libiche

MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – Tre motopesca della flotta di Mazara del Vallo sono stati sequestrati da motovedette libiche, proprio come successe nel 2010 quando c’era ancora Muammar Gheddafi al potere a Tripoli. Secondo le prime informazioni comunicate via radio mentre il sequestro era in corso, le imbarcazioni si trovavano tra le 30 e le 50 miglia dalla costa di Bengasi, il porto in cui sarebbero stati dirottati.

A bordo dei tre pescherecci si dovrebbero trovare una ventina di marittimi. Non sono stati sparati colpi di arma da fuoco per fermare le imbarcazioni, ma i militari libici sarebbero saliti a bordo. Si tratta del secondo fermo nel dopo Gheddafi. Il primo risale al novembre del 2011.

Protagonista del sequestro, il peschereccio ‘Twenty two”, fermato dai militari libici a 35 miglia dalla costa, in acque internazionali, e rilasciato dopo cinque giorni grazie ad una pronta attivazione della Farnesina che, tramite l’Unità di crisi e l’ambasciata d’Italia a Tripoli ha subito posto il caso all’attenzione della nuova dirigenza libica. Il presidente del Distretto produttivo per la pesca (Cosvap) di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo – che negli ultimi anni ha stabilito rapporti di cooperazione con diversi Paesi africani – ha già interessato della nuova vicenda il governatore libico Abu Ajar e il viceministro dell’Agricoltura, con delega alla Pesca, Adnan Jibrial.

Tumbiolo ha provveduto anche ad informare l’ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, ancora all’oscuro del sequestro. ”Confidiamo – ha dichiarato Tumbiolo – in una veloce e pacifica soluzione di questa crisi. I buoni rapporti istaurati tra la Libia e la Sicilia nel settore della pesca ci dovrebbero in tal senso essere di aiuto”.

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