Mullah Omar fuori dalla lista “most wanted” del Fbi? E' giallo

WASHINGTON – Il mullah Omar non è più nella lista nera dei super ricercati d'America. Il nome e la foto della guida spirituale e politica dei talebani afghani sono infatti scomparse tra quelle dei 'most wanted', le trentuno foto dei personaggi piu' pericolosi per la sicurezza americana, pubblicate dal sito web del Fbi, www.fbu.gov. Lo rende noto The Express Tribune, un giornale pachistano di proprieta' del New York Times.

La notizia fa il giro del mondo. Tuttavia, dopo qualche ora viene di fatto smentita dal portavoce proprio del Fbi, Paul Bresson che rivela che il capo talebano in realtà non è mai stato in quella lista. Di contro, invece, compare tra i 'supercattivi' dei ricercati da parte del Dipartimento di Stato Usa, che addirittura offre 10 milioni di dollari a chi fornisce informazioni utili per catturarlo. A infittire il giallo, la decisione del sito del The Express Tribune di cancellare la notizia pubblicata qualche ora prima.

In attesa di chiarire la questione, quello che e' certo e' che in quella lista ci sono l'attuale capo di Al Qaida, Ayman Zawahiri e Hakimullah Mehsood, considerato il capo dei talebani pakistani di Tehreek-e-Taliban. E il fatto che non ci sia il Mullah Omar potrebbe avere un significato politico molto importante. Potrebbe essere la prova della volonta' da parte dell'amministrazione Obama di lanciare un segnale di distensione nei confronti dei vertici talebani. 'Cancellare' dalla lista dei 'cattivi' proprio il Mullah Omar potrebbe confermare implicitamente che i contatti e le trattative tra le autorita' americane e i leader talebani stiano arrivando a un punto cruciale.

Che sia in corso una trattativa riservata ma molto concreta sembra confermato da molti indizi: da tempo circolano notizie di colloqui segreti per l'apertura di un ufficio di rappresentanza di talebani in Qatar. Inoltre, una settimana fa, fonti ufficiali a Washington avevano indicato la volonta' statunitense di far uscire alcuni detenuti afghani richiusi attualmente nel carcere di Guantanamo. E certamente togliere dalla lista dei terroristi pericolosi l'ex presidente 'de facto' dell'Afghanistan tra il 1996 e 2001 puo' convincere i talebani ad accettare un'intesa. In molti pensano infatti che Barack Obama, dopo aver deciso il ritorno dei soldati americani dal fronte dell'Iraq, voglia accelerare la stabilizzazione anche dell'Afghanistan. E per ottenere questo risultato storico sarebbe perfino pronto anche a dolorose concessioni agli ex nemici.

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