Un misterioso attacco hacker ha “spento” Internet in Myanmar, la ex Birmania, il paese guidato da una giunta militare da 48 anni e dove domenica prossima si vota. E così si chiude anche l’ultimo degli occhi che potevano osservare le elezioni: il Paese è off limits per i giornalisti stranieri, la stampa locale non può avvicinarsi ai seggi elettorali, frontiere chiuse con i Paesi confinanti.
Le elezioni dovrebbero solo “salvare le apparenze”: la giunta militare si appresta a mantenere saldo il suo potere instaurando però un governo civile in cui i protagonisti saranno però gli stessi, ma con un “cambio d’abito” in grado di attirare gli investimenti esteri che da tempo premono sul paese asiatico.
La giunta militare birmana è nota anche perché tiene agli arresti domiciliari da 20 anni la dissidente Aung San Suuu Kyi. I militari hanno detto che potrà votare domenica, e forse, a elezioni concluse, tornerà libera.