Nathan Campbell, l’assassino di Alice Gruppioni incriminato per omicidio

Nathan Campbell (foto LaPresse)
Nathan Campbell (foto LaPresse)

NEW YORK  –  Nathan Campbell, l’uomo che alla guida della sua auto si e’ schiantato a sostenuta velocità contro la folla a Venice Beach uccidendo Alice Gruppioni, è stato formalmente accusato di omicidio.

Contro di lui, sono stati mossi 16 capi d’accusa per assalto con un’arma mortale e 17 capi per azioni da pirata della strada, per aver cercato di fuggire lasciando l’auto a qualche chilometro dall’incidente per poi consegnarsi alla polizia. Le autorità hanno formalizzato le accuse: se sarà riconosciuto colpevole rischia il carcere a vita.

Alice Gruppioni, la ragazza italiana in viaggio di nozze rimasta vittima dell’incidente, è morta – in base ai risultati dell’autopsia – per il forte colpo accusato alla testa e al collo, classificato come omicidio. Su Campbell iniziano intanto a emergere nuovi dettagli, quali un passato fra alcool e droga. Secondo indiscrezioni, era giunto da poco a Los Angeles.

Per Campbell si trattava di un ritorno in città: vi aveva infatti vissuto quasi 20 anni fa, quando era stato ospite della Covenant House, che offre alloggi ai giovani senza tetto. Diversi i suoi precedenti penali, fra i quali furto, violazione di domicilio e guida spericolata.

 

Gestione cookie